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Idraulico minore: nuove metodologie di valutazione e stima del potenziale di sviluppo

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Idraulico minore: nuove metodologie di valutazione e stima del potenziale di sviluppo

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:39 pm

Il presente rapporto descrive le attività di Ricerca di Sistema svolte nell’ambito del progetto “Studi su potenziali sviluppi delle energie rinnovabili relativamente al piccolo idroelettrico (o “mini-idro”), finalizzate ad aggiornare, completare ed approfondire il quadro informativo e gli strumenti metodologici necessari a promuovere efficacemente lo sviluppo dell’idroelettrico minore. In particolare per l’anno 2009 sono state avviate attività di sviluppo metodologico, volte alla valutazione delle risorse distribuite esistenti ed alla stima dei contributi energetici ottenibili dall’implementazione di tecnologia mini-idraulica a diversi comparti, e in particolare ai rilasci di Deflusso Minimo Vitale, agli acquedotti, e ai corsi d’acqua naturali ancori sfruttabili. Per i corsi d’acqua naturali l’attività riguarda lo sviluppo di una metodologia per il calcolo del potenziale effettivo, ovvero del potenziale che può essere sfruttato tendo conto delle limitazioni ambientali e tecnologiche. Tale metodologia, preliminarmente applicata al bacino del fiume Sinni, in Basilicata nel corso del 2010, è stata ulteriormente arricchita e perfezionata durante l’applicazione in provincia Verbano-Cusio- Ossola (VCO). Nell’ambito di un Accordo di Collaborazione tra RSE e la Provincia Verbano-Cusio-Ossola sono stati ricavati i dati necessari per applicare la metodologia perfezionata nel presente periodo di RdS ed effettuare la valutazione del potenziale idroelettrico residuo considerando 3 scenari: uno storico considerando gli impianti attualmente in uso, altro scenario considerando anche le concessioni degli impianti in costruzione e per ultimo un terzo scenario tenendo conto delle eventuali autorizzazione di tutti gli impianti in fase di “iter autorizzativo”. Nel presente rapporto vengono illustrati i risultati dell’applicazione della metodologia. Per il recupero energetico del Deflusso Minimo Vitale (DMV) e per collaudare la metodologia in fase di sviluppo, è stata completata la raccolta dei dati necessari per la valutazione del potenziale idroelettrico per le grandi dighe nella Regione Veneto. Allo stesso modo, per la valutazione del recupero energetico dalle sovrappressioni degli acquedotti, sono stati definiti metodologia, ambiti applicativi (grandi schemi idrici delle regioni italiane) e siti sperimentali per l’applicazione della metodologia, attivando nel contempo collaborazioni con i gestori di alcuni grandi acquedotti. Per entrambi i settori indagati, l’attività svolta è propedeutica all’applicazione delle metodologie su aree pilota prima per la stima dei potenziali di recupero energetico a scala di Ambito Territoriale Ottimale o Regionale. Per quanto riguarda lo sviluppo di strumenti a supporto della progettazione, è stata ulteriormente migliorata ed estesa la versione di VAPIDRO-ASTE (attualmente in versione 2.2) di fronte all’ampio successo di distribuzione tra gli interessati (oltre 200 richieste di download). Lo sviluppo di VAPIDRO-ASTE è iniziato nel precedente triennio di ricerca, per calcolare il potenziale sfruttabile in un’asta fluviale considerando impianti con derivazione (presa, condotta forzata) e impianti “puntuali” (senza condotta forzata). A seguito dell’esperienza applicativa del tool nell’ambito internazione in sinergia con progetti europei (Austria, Germania, Slovenia, Croazia, Norvegia, Grecia, ecc.) sono stati inoltre perfezionati i moduli in lingua inglese ed è stata reso possibile l’utilizzo di sistemi operativi “non italiani”. Infine, per dare seguito al successo registrato con la sua pubblicazione, il sito WEB tematico (http://minihydro.erse-web.it/) è stato aggiornato e arricchito, con le ultime notizie riguardanti il potenziale idroelettrico.

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