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rapporti - Deliverable

Impatto della mobilità elettrica sulle reti di distribuzione di bassa e media tensione in presenza di diverse modalità di ricarica e di generazione distribuita

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Impatto della mobilità elettrica sulle reti di distribuzione di bassa e media tensione in presenza di diverse modalità di ricarica e di generazione distribuita

Impatto della mobilità elettrica sulle reti di distribuzione di bassa e media tensione in presenza di diverse modalità di ricarica e di generazione distribuita.

Il rapporto presenta lo studio dell’impatto sul sistema elettrico di distribuzione MT della potenziale diffusione di Veicoli Elettrici (EV) ipotizzata al 2020 e al 2030 in termini di diffusione delle stazioni di ricarica e di distributori “ibridi” (con pompe di carburante per combustibili fossili e punti di ricarica EV) allacciate direttamente alle reti MT o per mezzo di una linea dedicata proveniente dal lato BT di unacabina di trasformazione MT/BT. Ai fini delle mobilità, le stazioni di ricarica dovranno rispondere a diversi requisiti, essere in luoghi utili (ad esempio, come le odierne stazioni di rifornimento), ma necessitano anche di essere allacciate a un nodo della rete di distribuzione adeguato a soddisfare le richieste di potenza, oppure, in alternativa, avere a disposizione degli adeguati sistemi di accumulolocali. Sono state effettuate valutazioni sulla capacità di parte della rete elettrica di Milano di contribuire alla ricarica veloce, identificando l’ubicazione degli attuali distributori e delle cabine secondarie MT/BT alle quali è prevedibile un allaccio. è quindi stata effettuata un’analisi di load flow, tramite la quale si è valutato l’abbassamento di tensione lungo i feeder. I risultati hanno evidenziato che la ricarica veloce non costituisce un problema per la porzione di linea MT analizzata. Inoltre, l’utilizzo di adeguati acculi permettere l’allaccio dei distributori di ricarica veloce anche alle riti BT. Un’analisi simile è stata implementata anche nel software MARE, permettendo il calcolo delle cadute di tensione lungo le linee BT. Anche in questo caso la rete elettrica milanese dimostra un’alta capacità erobustezza di fronte ad una notevole diffusione della mobilità elettrica. Sono presenti inoltre due tipologie di impianto da applicare laddove la linea elettrica presenta delle criticità, di sottotensione o di sovraccarico. I due impianti, denominati “a serbatoio” e “a polmone”, permettono rispettivamente diimmagazzinare l’energia necessaria al rifornimento delle auto elettriche durante la notte, e di utilizzare un piccolo “polmone” per tagliare i picchi di carico richiesti alla rete. Infine viene presentato il monitoraggio dei consumi di un veicolo elettrico e dell’infrastruttura di ricarica in dotazione a RSE.

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