Cerca nel sito per parola chiave

rapporti - Deliverable

Impatto delle linee elettriche sull’Avifauna. Dispositivi di mitigazione, Individuazione di aree critiche, Effetti su specie vulnerabili, Effetti sul servizio

rapporti - Deliverable

Impatto delle linee elettriche sull’Avifauna. Dispositivi di mitigazione, Individuazione di aree critiche, Effetti su specie vulnerabili, Effetti sul servizio

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:25 pm

Le linee di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica si stendono su vasti tratti del territorio e attraversano i più diversi ecosistemi e habitat. A causa della loro estensione e prominenza nel paesaggio, questi elementi costituiscono un’importante interfaccia tra le strutture antropiche e l’ambiente. Uno dei problemi ambientali che si presentano all’industria elettrica è quello degli impatti negativi delle infrastrutture elettriche sulla fauna selvatica, in particolare l’avifauna. Le più comuni forme di interazione delle linee elettriche con l’avifauna sono costituite da: – la collisione di uccelli in volo contro le strutture; – l’elettrocuzione di uccelli che le utilizzano come posatoi, luoghi di sosta o di nidificazione; – le interruzioni di servizio e i necessari interventi di manutenzione straordinaria che derivano dalle prime due e da altre forme specifiche di interazione. Il proseguimento delle attività di indagine, condotte nel corso del 2001, sono consistite in: 1. Individuazione dei dispositivi di mitigazione Oltre ai dispositivi di prevenzione già individuati, nel corso del precedente anno di attività, il proseguimento della indagine di mercato ha permesso di individuarne altri Questi dispositivi rientano nelle categorie dei sistemi di avvertimento visivo e dei sistemi di impedimento/attrazione della posa su pilone. Essi sono disponibili commercialmente in Italia e ne vengono fornite informazioni dettagliate. 2. Localizzazione delle aree di possibile interazione tra avifauna e sistema elettrico Dai risultati che vanno emergendo nel corso della presente attività, risulta evidente come in Italia ci siano ampie possibilità per interazioni negative tra avifauna migratoria e sistema elettrico. Allo scopo di individuare le possibili aree critiche di interazione tra sistema elettrico e avifauna, pur essendo le migrazioni un fenomeno estremamente studiato, i dati pubblicati relativi al territorio nazionale sono estremamente frammentati e spesso aneddotici o difficilmente rintracciabili. Si è pertanto proceduto, in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, alla raccolta ed elaborazione di tutte le informazioni esistenti che possano concorrere a definire un quadro della localizzazione geografica delle principali vie e corridoi di migrazione sul territorio italiano. Come risultato, è stato redatto un primo elenco di siti o aree considerate potenzialmente importanti per i migratori sul territorio italiano; va sottolineato come questo rappresenti il primo tentativo di realizzare un inventario dei siti importanti per la migrazione dell’avifauna in Italia. Complessivamente sono stati individuati 476 siti sparsi su tutto il territorio italiano. Gran parte dei siti individuati (38%) corrispondono a valichi montani dell’arco alpino, mentre il 35% dei siti è costituito da zone umide. L’analisi delle tipologie di migrazione ha consentito di individuare 182 “colli di bottiglia” per la migrazione e 174 aree vaste.

3. Sviluppo di un caso studio su di una specie altamente vulnerabile Lo studio mirato alla valutazione dell’impatto delle linee elettriche su di una popolazione di Gufo reale, iniziato nel orso del 2000, è proseguito con il monitoraggio, nella stagione riproduttiva 2001, di un diverso insieme di coppie nidificanti della popolazione presente nella provincia di Trento, in collaborazione con Il Museo Tridentino di Storia Naturale. La metodologia della ricerca, del tutto simile a quella messa in atto nel 2000, si è concentrata sul censimento di un campione di 17 coppie territoriali e riproduttive di Gufo reale, delle quali è stato accertato il successo riproduttivo e gli effetti dell’impatto delle linee elettriche sulla sopravvivenza dei giovani nei primi mesi dopo l’involo (luglio – settembre). Per il secondo anno consecutivo, è stata evidenziata una forte correlazione tra la scomparsa precoce dei giovani nati (nel periodo successivo all’involo) e la presenza di linee elettriche MT in vicinanza del sito di nidificazione, mettendo in evidenza l’impatto del fenomeno dell’elettrocuzione a carico della popolazione di Gufo reale della provincia di Trento. 4. Analisi degli effetti sul servizio Le folgorazioni di uccelli lungo linee elettriche MT hanno dei riflessi sul sistema di distribuzione dell’energia elettrica. In particolare sono tra le cause di interruzioni accidentali non permanenti (o microinterruzioni). Nrel corso del 2000, erano stati analizzati i dati relativi alle microinterruzioni registrate sulle linee di una delle direzioni territoriali di ENEL Distribuzione. L’analisi degli andamenti delle microinterruzioni ha consentito di descrivere l’andamento stagionale e orario di questi eventi lungo singole linee e di paragonare i loro pattern con le informazioni note sui ritmi di attività degli uccelli e con le variabili meteorologiche disponibili. Ne è risultato che i fattori meteorologici presi in considerazione hanno mostrato scarse o nulle correlazioni con gli eventi di microinterruzione e quindi un elevato tasso di microinterruzioni sembra essere dovuto ad altre cause, comprendenti anche l’elettrocuzione degli uccelli. Nel proseguimento di questa indagine, sono stati ottenuti anche i dati relativi agli eventi di caduta fulmini nella zona e nel periodo per i quali si disponeva delle registrazioni delle microinterruzioni, allo scopo di esaminare anche l’influeza di questo fattore meteorologico. L’analisi, condotta anch’essa con motodi statistici, ha messo in luce come il numero di interruzioni attribuibili ai fulmini oscilla tra lo 0% e il 15% delle interruzioni mensili, pari circa al 7% del totale annuale di interruzioni, mentre la restante frazione è da attribuire a cause diverse. A seguito di tutte le considerazioni condotte, sembra giustificato ipotizzare che una cospicua frazione di quell’80% delle interruzioni totali (attribuibili a cause diverse dagli eventi meteorologici e dal tasso fisiologico di guasti dei componenti e registrate in ore diurne) sia legato agli eventi di folgorazione di uccelli. 5. Qualificazione dei dispositivi di prevenzione Nell’ambito della ricerca in atto, sono state inserite alcune attività di qualificazione dei dispositivi di mitigazione dell’impatto, mirate a definire le caratteristiche di accettabilità impiantistica e di efficacia di quei dispositivi (di dissuasione, di isolamento dei conduttori, ecc.) che sono stati progettati e vengono proposti al preciso scopo di proteggere l’avifauna dal rischio di elettrocuzione o di collisione.

Per quanto riguarda i dispositivi di segnalazione visiva di linee aeree, è stato portato a termine un programma di prove di laboratorio comprendente: − verifica dei colori − verifica dello scorrimento − prova di trazione − prova di flessione − prove di invecchiamento artificiale − prova di fatica − prova d’urto − ciclo di invecchiamento climatico accelerato. Per quanto riguarda i dispositivi di dissuasione di tipo attivo, è stata eseguita una verifica dell’efficienza, che ha richiesto la realizzezione di una apposita struttura di collaudo.

Progetti

Commenti