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rapporti - Deliverable

Impiego delle materie prime critiche nelle tecnologie energetiche e analisi delle potenzialità minerarie del geothermal brine mining e delle urban mining sul territorio italiano

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Impiego delle materie prime critiche nelle tecnologie energetiche e analisi delle potenzialità minerarie del geothermal brine mining e delle urban mining sul territorio italiano

La transizione energetica sta portando al rapidissimo sviluppo e all’innovazione di tecnologie green come i pannelli fotovoltaici, le auto elettriche e le relative infrastrutture, le turbine eoliche e gli elettrolizzatori. Questa transizione presenta sfide legate alla richiesta crescente di Materie Prime (MP) essenziali per le tecnologie energetiche e per le quali l’Europa dipende quasi completamente dalle importazioni, con conseguenti rischi di approvvigionamento. In risposta, la Commissione Europe (CE) ha adottato alcune misure e proposto una serie di regolamenti per stabilizzare gli approvvigionamenti, identificando Materie Prime Critiche (MPC) e, più recentemente, Materie Prime Strategiche (MPS) essenziali per gli obiettivi (al 2030) della doppia transizione e della sostenibilità climatica.

 

In questo panorama, RSE ha ampliato le analisi sulle MPC e MPS già iniziate nelle precedenti annualità, focalizzando l’attenzione su  quelle impiegate nelle principali tecnologie per la transizione energetica; l’Europa risulta completamente dipendente dai paesi extra-EU per quanto riguarda le MPC impiegate negli elettrolizzatori, nell’elettronica di potenza e nei motori elettrici, mentre contribuisce parzialmente alla fornitura di Ga, Si, In, Ge impiegati nelle tecnologie del fotovoltaico.

 

Il rapporto approfondisce gli aspetti geominerari a livello italiano: sono stati aggiornati i siti minerari, ponendo l’attenzione sulle miniere attive e su quelle abbandonate che potenzialmente potrebbero essere riattivate per l’estrazione delle MPC. Un esempio è dato dalla fluorite, attualmente estratta nel Lazio e potenzialmente estraibile nella miniera di Silius, dove sono anche presenti alcune terre rare.

 

Le attività si sono poi concentrate sullo studio della chimica e sui processi di estrazione di litio dalle brines (o salamoie) geotermiche. I risultati mostrano che in Italia e in Europa l’approvvigionamento del Li dai fluidi geotermici è incoraggiante, grazie alla presenza di salamoie molto ricche in tale elemento. Nel rapporto viene presentato il processo di analisi di RSE applicato su alcune salamoie campionate nella Regione Toscana: tale processo ha permesso di caratterizzare con precisione il contenuto non solo del Li ma anche di altre MPC (per esempio B, W). Il rapporto sintetizza le principali tecnologie di estrazione e raffinazione del Li finora impiegate. Anche in questo caso, è emersa la necessità di ottimizzare tali processi in modo da migliorarne la resa e la purezza di estrazione e renderli più green.

 

L’attività è continuata con un approfondimento delle fonti di approvvigionamento alternative al mining tradizionale, come il recupero dalle miniere urbane, che seppure promettente necessita della messa a punto di metodologie di riciclo più efficienti. Vengono infine sintetizzate le attività di supporto alle istituzioni sul tema delle MP nell’ambito del Tavolo Nazionale Permanente Materie Prime Critiche, co-coordinato dal MIMIT e dal MASE.

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