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La ricarica del veicolo elettrico: la potenza e l’energia elettriche necessarie, i disturbi introdotti nel sistema elettrico. Alcuni aspetti normativi

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La ricarica del veicolo elettrico: la potenza e l’energia elettriche necessarie, i disturbi introdotti nel sistema elettrico. Alcuni aspetti normativi

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:37 pm

Il veicolo elettrico, in quanto ZEV (Zero Emissions Vehicle) nel luogo di utilizzo, ben si presta al miglioramento della qualità dell’aria nei centri urbani. Affinché tale effetto sia percettibile è necessaria una sua penetrazione quantitativamente importante all’interno del parco di veicoli stradali circolanti sulla pubblica via. Tralasciando qui, ma non ignorando, il problema economico che frena l’introduzione del veicolo elettrico ma, come appena detto, volendo ipotizzare una numerosità significativa di veicoli ZEV, si è deciso di assumere parametricamente una loro diffusione pari al 10 % e al 20 % del parco circolante. Ci si riferisce solo ai veicoli di dimensioni medio piccole per trasporto persone o merci. In questo rapporto si esaminano gli eventuali problemi che dovessero sorgere per la ricarica di tali veicoli soprattutto in termini di potenza elettrica necessaria. Un altro importante aspetto qui esaminato, connaturato col funzionamento dei dispositivi di ricarica degli accumulatori, è l’inquinamento armonico introdotto in rete. Quest’ultimo aspetto è molto importante perché una rete molto inquinata fornisce una qualità della forma d’onda scadente anche a tutti gli altri carichi connessi alla stessa sezione di rete e che niente hanno a che spartire coi veicoli elettrici. Volendo condurre un esame sufficientemente particolareggiato si è presa in esame, sia per la bassa tensione che per la media, un’area urbana residenziale tipica. In questo esame tecnico sono state prese in considerazione la modalità di ricarica lenta e quella di ricarica rapida della durata di 15, 30 e 45 minuti. I risultati di questo esame sono piuttosto confortanti nel senso che, meno che per casi particolari, l’infrastruttura esistente (trasformatori MT/BT e i cavi) è in grado di reggere anche il nuovo carico. Per quanto riguarda l’inquinamento armonico la cosa potrebbe essere più critica: anche questo problema è fronteggiabile per mezzo di una rigorosa normativa tecnica, in parte già esistente, che definisca i parametri costruttivi e i limiti di emissione dei carica batterie.

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