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Manutenzione predittiva su condizione per componenti di stazione

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Manutenzione predittiva su condizione per componenti di stazione

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:24 pm

Manutenzione predittiva su condizione per componenti di stazione La manutenzione di tipo predittiva su condizione (quindi non quella effettuata a seguito di un guasto nè quella schedulata nel tempo) può comportare un buon risparmio nel costo complessivo degli interventi su di un Organo di Stazione, quale un Interruttore, un Sezionatore, un Trasformatore, ecc. Infatti, con un’opportuna scelta del momento in cui effettuare l’intervento di revisione, tale costo complessivo può essere minimizzato. Vediamo, in sintesi, come. Considerando la suddivisione dell’Organo di Stazione in Componenti, distinti a seconda delle diverse cause di usura che su di essi agiscono (Componenti di un Interruttore sono, ad esempio: i Contatti elettrici che hanno la Corrente interrotta come causa di usura; l’Attuatore pneumatico, che ha le Manovre effettuate come causa di usura; ecc.), il momento migliore per effettuare l’intervento di revisione su un Componente è legato ai seguenti elementi: – La conoscenza (acquisita in esercizio) della probabilità di guasto per il Componente in funzione della sua causa di usura. – Il costo dell’intervento di revisione preventiva di ogni Componente. – Il costo dell’intervento di riparazione e del fuori servizio a seguito di guasto del Componente. Infatti, considerando un insieme di, diciamo, 100 interventi effettuati sul Componente e rappresentati dalla somma di quelli di revisione preventiva e di quelli di riparazione a seguito di guasto, avremo un diverso costo complessivo a seconda della probabilità di guasto che viene accettata prima di effettuare l’intervento di revisione preventiva e che corrisponde ad un determinato valore della causa di usura per tale Componente (ad esempio il numero di Manovre cui è stato soggetto il Componente Attuatore pneumatico dell’Interruttore). Succederà infatti che, se accettiamo una probabilità di guasto del, diciamo, 3 %, avremo che in 3 casi sui 100 considerati non si riuscirà ad arrivare al momento dell’effettuazione dell’intervento di revisione preventiva perchè capiterà prima il guasto, a cui dovrà necessariamente seguire l’intervento di riparazione, e quindi il costo complessivo dei 100 interventi sul Componente sarà dato dal costo dei 97 interventi di revisione preventiva sommati al costo dei 3 interventi di riparazione e dei relativi fuori servizio. Tale costo complessivo, suddiviso per il valore complessivo della causa di usura che ha agito sul Componente, dà il costo per unità di causa di usura (ad esempio il costo per Manovra, per l’Attuatore pneumatico dell’Interruttore) relativo al valore di probabilità di guasto accettata: il 3% nel nostro esempio. Tale costo per unità di causa di usura, così come è stato calcolato per il valore del 3%, può essere calcolato anche per tutti i rimanenti valori di probabilità di guasto: dallo 0% al 100%.

Si scopre così il particolare valore di probabilità di guasto, ad esempio il 5%, per il Componente, per il quale il costo per unità di causa di usura sarà minimo. A tale valore di probabilità corrisponde quindi il valore ottimale di causa di usura; valore al raggiungimento del quale si deve intervenire con la revisione preventiva per realizzare la strategia di interventi a costo minimo. Dopo aver stabilito il momento ottimale per intervenire su di un Componente di un Organo di Stazione, si faccia un passo in più, considerando tutti i Componenti di tutti gli Organi di Stazione. Nel momento in cui si è costretti ad intervenire su di un Componente (o per revisione o per riparazione), ci si chiede infatti se non sia il caso di intervenire anche su altri Componenti, anche se per essi non è ancora stato raggiunto il momento ottimale per la revisione preventiva. E’ ovvio che lo sfruttare un’unica uscita (ovvero un unico costo di uscita) della squadra di revisione/riparazione per effettuare più interventi di revisione può comportare un ulteriore risparmio nella manutenzione complessiva degli Organi di tutta la Stazione. La decisione, al riguardo, viene presa considerando, per ciascun Componente, sia il costo che avrebbe la sua revisione in quel momento sia il costo "potenziale" di revisione che ha già maturato fino a quel momento. Infatti il costo della revisione effettuata in quel momento sul Componente sarà data dal solo costo vivo di intervento (è escluso quello di uscita della squadra, che va assegnato al solo Componente che tale uscita ha determinato), mentre il costo "potenziale" è dato dal valore di causa di usura che fino a quel momento ha agito sul Componente moltiplicata il costo unitario. Quando, per un dato Componente, il costo della potenziale revisione è inferiore a quello “potenziale” maturato fino a quel momento, allora l’intervento di revisione va effettuato, mentre ci si astiene in caso contrario. Si sottolinea che, pur trattando di un interruttore AT, questo lavoro vuole porsi come linea guida di ausilio alla revisione su richiesta per tutti gli organi che si trovano in una Stazione AT, nel senso che i discorsi che vengono fatti, pur calandosi sulla specificità di un organo: l’interruttore, godono però di generalità.

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