Le normative, miranti a contenere la produzione dei rifiuti, rendono sempre più costoso lo smaltimento di materiali non riciclabili, così da favorire l’adozione di materiali alternativi che si prestino ad un recupero e riutilizzo all’interno del ciclo produttivo o quanto meno consentano una loro valorizzazione in termini energetici. Questo comporterà anche lo sviluppo di nuovi materiali e nuove concezioni di progettazione. Di conseguenza, in fase d’approvvigionamento si porrà la necessità di rivedere le specifiche di accettazione e collaudo per consentire la realizzazione di componenti con i nuovi materiali più facilmente riciclabili. Su questa tematica Enel SRI, poi confluita in Cesi, ha avviato già dallo scorso anno un’indagine che ha portato ad identificare componenti di largo consumo, di interesse del settore elettrico, quali quadri ed armadi attualmente realizzati con materiali non riciclabili, per i quali poteva essere conveniente trovare soluzioni che ne favoriscano la riciclabilità. Lo studio si è focalizzato alla sostituzione della vetroresina, con cui attualmente sono appunto realizzati quadri centralizzati, quadri porta contatori, cassette di connessione, unità di derivazione, etc., utilizzati nella rete di distribuzione dell’energia elettrica. La vetroresina è costituita da una matrice plastica termoindurente (resina poliestere od epossidica) rinforzata da fibre di vetro, atte a ridurre la viscoelasticità della matrice stessa. Essendo a base di materiale termoindurente, la vetroresina offre scarse possibilità di riciclaggio: non è rifusibile, in conseguenza delle reazioni di reticolazione durante la prima trasformazione(1-4). L’attività eseguita nella prima parte dell’anno 2000 ha permesso di identificare ed acquisire alcuni materiali sostitutivi, facilmente reperibili e stampabili, che potrebbero essere considerati in vista della sostituzione della vetroresina(5). Su questi materiali sono state eseguite le prove preliminari di tipo meccanico e termico, descritte nel seguito, che hanno consentito di stringere ulteriormente la scelta dei materiali alternativi, con cui verranno realizzati i primi prototipi di quadri elettrici da sottoporre allo spettro completo di prove di accettazione.