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Mensole isolanti per linee AT di tipo innovativo

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Mensole isolanti per linee AT di tipo innovativo

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:21 pm

L’esigenza di contenere in misura sempre crescente sia i costi degli impianti, come pure i livelli di impatto ambientale considerato nei suoi molteplici aspetti, ha portato le società operanti nel settore elettrico alla sviluppo di soluzioni costruttive innovative e di materiali adeguati alla realizzazione delle stesse. Ad esempio, nel settore del trasporto e della distribuzione dell’energia elettrica, si sono ormai da tempo consolidate anche in Italia le soluzioni costruttive cosiddette a “mensole isolanti”, che consentono significative riduzioni degli ingombri complessivi delle linee aeree. Nel settore specifico dell’isolamento delle linee si è andato sempre più consolidando in questi ultimi tempi l’utilizzo di isolatori realizzati in materiale organico, grazie alle ottime caratteristiche meccaniche e dielettriche di alcuni di essi. Rispetto a quelli tradizionali, i suddetti isolatori possono offrire notevoli vantaggi sia dal punto di vista strutturale come operativo: ingombri e masse ridotte facilitano infatti sia le operazioni di montaggio come quelle di manutenzione. L’utilizzo di questi isolatori nelle linee si è dapprima concretizzato nella realizzazione di strutture del tipo di quelle tradizionalmente realizzate con isolatori convenzionali, vale a dire sospensioni ed amarri semplici o multipli, mensole isolanti strallate del tipo di quelle illustrate in fig 1, isolatori portanti a cappa e base per sistemi MT, etc. In questi ultimi tempi alcune società, operanti soprattutto nel Nord America, hanno iniziato a realizzare armamenti composti con un singolo puntone rigidamente fissato al sostegno, come indicato in figura 1b), anche nel settore delle linee AT. Sugli elementi isolanti di questo tipo le sollecitazioni a flessione possono essere ricondotti alla combinazione tra la forza verticale originata dal peso dei conduttori e la trazione longitudinale imposta dalle variazioni di tiro degli stessi dovute sia alla rottura di uno o più elementi, come anche ad asimmetrie di vario tipo tra campate adiacenti. Inoltre sia cambiamenti di direzione della linea, come pure l’azione del vento sui conduttori medesimi, introducono sollecitazioni trasversali di trazione o compressione sull’elemento isolante. L’insieme delle sollecitazioni suddette comporta meccanismi di rottura alquanto complessi. Da esperienze effettuate in altri paesi si evince che sulla barra dell’isolatore composito possono verificarsi fratture di severità progressivamente crescente, principalmente legate alle caratteristiche della barra, della terminazione metallica, ed ai processi tecnologici adottati nell’esecuzione dell’accoppiamento tra i due componenti suddetti. Inizialmente il processo si manifesta con fratture localizzate alla base della barra, in corrispondenza della giunzione con la terminazione, nella sezione di barra sollecitata a compressione. Successivamente, unitamente all’incremento dei carichi, compaiono delaminazioni che via via vengono ad interessare tutta la sezione della barra. A causa della relativamente elevata elasticità, che consente ai materiali in esame di assumere significative deformazioni prima di arrivare a rottura, la valutazione analitica della risultante delle sollecitazioni richiederebbe processi di calcolo iterativi (ad es. elementi finiti in campo non lineare) caratterizzati da gradi di definizione alquanto spinti. L’entità dei relativi preventivi di costo hanno in questa prima fase suggerito un approccio meno impegnativo, anche se meno preciso, che si è concretizzato nell’utilizzo di un processo di calcolo semplificato e nell’effettuazione di una verifica sperimentale di laboratorio.

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