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Metodi d’analisi e specifica dei requisiti dei sistemi distribuiti : il Linguaggio Naturale Controllato e la sua integrazione con TRIO

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Metodi d’analisi e specifica dei requisiti dei sistemi distribuiti : il Linguaggio Naturale Controllato e la sua integrazione con TRIO

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:25 pm

La fase di specifica dei requisiti è orami considerata da più parti la più critica del ciclo di vita dei sistemi d’automazione, sia a ausa di errori che di ambiguità nelle specifiche. I metodi, oltre a consentire di produrre documenti di specifica con un alto livello di precisione e assenza di ambiguità consentono di chiarire scelte basilari per lo sviluppo dei sistemi fin alle fasi iniziali dello sviluppo. Oltre a garantire precisione e assenza di ambiguità la formalizzazione dei documenti di specifica garantisce infatti anche la possibilità di ricorrere a strumenti formali (e di tipo automatico) per la verifica e la validazione della specifica stessa. Nonostante ciò, il ricorso a strumenti di specifica formale in ambito mission crtitical, come in ambito elettrico, è ancora poco diffuso, soprattutto a causa dei rilevanti costi di addestramento del personale che l’assunzione di uno strumento di specifica formale invariabilmente comporta. In questo contesto, il ricorso a forme di Linguaggio Naturale Controllato sta diffondendosi sempre di più. Eliminando cause di ambiguità e prescrivendo regole stilistiche ben definite, i linguaggi controllati tendono a migliorare la leggibilità, la comprensibilità e la manutenibilità dei testi, nonché a renderne più facile l’elaborazione automatica. Una buona documentazione tecnica è un fattore importante della qualità dei prodotti. L’uso di linguaggi controllati può aumentare la qualità della documentazione e la rende disponibile in anticipo. Ma l’utilizzo del linguaggio naturale controllato non basta: è necessario integrare il LNC con opportuni metodi formali per offrire all’utente la possibilità di scrivere i documenti di specifica in Linguaggio Naturale, demandando poi a strumenti automatici il compito di trasformare le specifiche informali in specifiche formali. Allo stato attuale, l’ambiente di specifica formale TRIO, sviluppato da ENEL CRA, CISE e Politecnico di Milano e ora da CESI, in diversi progetti interni e cooperativi sia nazionali che europei, mette a disposizione: 1. il linguaggio di specifica formale Modular TRIO 2. un insieme di strumenti che possono essere utilizzati sia in fase di specifica che in fase di verifica e validazione 3. una metodologia che supporta la specifica di sistemi di automazione. I principi che hanno guidato la definizione di LNC, prima nell’ambito di una ricerca ENEL e ora nell’ambito della Ricerca di Sistema, sono stati i seguenti: • il linguaggio deve essere abbastanza semplice da poter essere usato anche da un utente privo di particolari competenze linguistiche • deve essere abbastanza espressivo da permettere di formulare tutti i requisiti richiesti per specificare un sistema di automazione • deve essere descritto in modo tanto preciso da supportare l’implementazione di una grammatica formale e di un parser

deve consentire l’applicazione di tecniche di l’elaborazione automatica per verificare la correttezza sintattica e semantica del testo delle specifiche.

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