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Metodi di classificazione e caratterizzazione dei combustibili derivati dai rifiuti

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Metodi di classificazione e caratterizzazione dei combustibili derivati dai rifiuti

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:04 pm

Il presente Rapporto descrive le attività svolte da CESI Ricerca nell’ambito del Progetto 1.9 – Metodi di classificazione e caratterizzazione dei combustibili derivati dai rifiuti, Area Usi Finali, Sistemi di Mini- Microgenerazione elettrica, sistemi Co-Trigenerativi e sistemi di accumulo. In particolare vengono descritte e commentate le attività che riguardano la normazione di metodi per la classificazione e la caratterizzazione dei Combustibili Derivati dai Rifiuti (CDR) a livello nazionale ed europeo. In particolare vengono descritti i lavori svolti in ambito CTI (Comitato Termotecnico Italiano, Ente normatore federato ad UNI) e CEN (CEN/TC 343 “Solid Recovered Fuels”. Dato che i lavori a livello CEN sono stati ampiamente demandati all’attività di validazione che la Commissione Europea ha demandato all’interno del Progetto QUOVADIS, si farà ampio riferimento ai lavori svolti in tale ambito. Il CEN/TC 343 “Solid Recovered Fuels”, fondato nel 2002, elabora standard, specifiche tecniche e rapporti tecnici sui combustibili preparati da rifiuti non pericolosi, escludendo i combustibili (“solid biofuels”) che sono di competenza del CEN/TC 335 La definizione generale di “recovered fuel” elaborata dal CEN/TC 343, basata sulla Risoluzione 9 del CEN BT/TF 118, è la seguente: “fuel prepared from non-hazardous waste to be used for energy recovery in waste incineration and co-incineration plants” (combustibili preparati da rifiuti non pericolosi da riutilizzare per il recupero di energia in impianti per incenerimento o co- incenerimento). Il CEN/TC 343 è strutturato in cinque gruppi di lavoro: null WG 1: Terminology and Quality; null WG 2: Fuel specifications and classes; null WG 3: Sampling, sample reduction and supplementary test methods; null WG 4: Physical/Mechanical Tests; null WG 5: Chemical Tests Methods. Vista la necessità di disporre in tempi ragionevolmente brevi di un supporto normativo sul CDR (SRF in lingua inglese), a livello CEN/TC 343 si è deciso di pubblicare i metodi sotto forma di Specifica Tecnica (CEN/TS) e di provvedere successivamente alla loro conversione in Norme Europee (EN). I metodi di campionamento e di caratterizzazione chimica, fisica e biologica sono stati quindi validati mediante l’attivazione da parte della Commissione Europea di un Progetto specifico (QUOVADIS) (Quality Management, Organisation, Validation of standards, Developments and Inquiries for SRF) che riceve il supporto finanziario della DG/TREN (Direzione Generale Trasporti ed Energia) della Commissione Europea (Project number: EIE 2003-031- Grant Agreement EIE/031/S07.38597). La validazione delle specifiche tecniche è stata effettuata su tipologie di SRF selezionati, rappresentativi della situazione europea, per produzione e composizione, in particolare sono stati utilizzati i seguenti CDR o SRF: null SRF da pneumatici triturati, caratterizzati da alto potere calorifico, usati in molti Paesi Europei generalmente per produzione di cementi (Dompierre-Bequincourt – Francia); null SRF da scarti di legno, usati principalmente nei paesi Nordici ed in Germania per riscaldamento, generazione di energia, talvolta per produzione di materiali da costruzione (Kevara – Finlandia); null SRF da fanghi da trattamento acque essiccati, da fanghi da filtropressa o da residui di lignite. Hanno un basso potere calorifico e sono usati principalmente nella produzione del cemento (l’apporto in ceneri sostituisce parte delle materie prime) (Seneffe – Belgio); null SRF da frazione combustibile di rifiuti urbani non differenziati (Milano – Italia); null SRF da plastiche, cartone e carta, con potere calorifico medio, principalmente usati in Germania ed Olanda, e classificabili in funzione del livello di cloro contenuto (Erfstaff – Germania). Nel corso del 2007 il lavoro a livello CEN (svolto come detto in ambito QUOVADIS), è stato indirizzato alla conclusione delle prove di robustezza delle Specifiche Tecniche relative alla caratterizzazione fisica, chimica

e biologica del CDR. Il lavoro svolto è stato principalmente focalizzato alla organizzazione ed alla conclusione della validazione in termini di: null completa validazione delle Specifiche Tecniche riguardanti il campionamento; null selezione e prelievo dei materiali e loro successiva preparazione per i test interlaboratorio; null esecuzione dei test di robustezza per i metodi fisici, chimici e biologici; null validazione delle pecifiche Tecniche mediante un Round Robin Test. I materiali necessari per la validazione sono stati preparati presso il JRC di Geel in Belgio. La validazione attraverso Round Robin Test, gestita dal CCR di Ispra e da CESI Ricerca, ha visto impegnati 30 laboratori del territorio europeo ed è stata conclusa con successo alla fine del 2007. Riguardo al sistema di classificazione degli SRF, le attività sono state orientate alla definizione finale dei parametri e classi utilizzate. Il sistema di classificazione è stato applicato ad un database appositamente realizzato, sviluppato nell’ambito del Progetto QUOVADIS. Inoltre è stata prodotta una documentazione completa sull’applicazione del Sistema Qualità su tre impianti selezionati e la sua implementazione. La documentazione di tutto il processo di validazione è ora in possesso della Commissione Europea, ed è inoltre disponibile nella sezione “Report” del sito web del progetto QUOVADIS (http://quovadis.cesiricerca.it/). Nell’ambito di “QUOVADIS” sono stati organizzati diversi workshop, l’ultimo dei quali (Workshop: Classification, Characterisation And Quality Management Of Solid Recovered Fuels”) si è tenuto a Roma tra il 23-25 Ottobre 2007ed è stato organizzato da CESI Ricerca con la collaborazione dell’APAT (Agenzia per la Protezione Ambiente e i servizi Tecnici).

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