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Metodi diagnostici per isolatori compositi

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Metodi diagnostici per isolatori compositi

Il presente Rapporto intende analizzare i metodi diagnostici attualmente disponibili per determinare lo stato degli isolatori compositi e definire delle possibili modalità operative da seguire per l’esecuzione di attività di diagnostica su tali componenti con particolare riferimento di linee di Alta Tensione (AT).

Il presente rapporto descrive le attività di Ricerca di Sistema svolte nell’ambito del Progetto Trasmissione e Distribuzione , relativamente al WP 2.1 “Sviluppo di metodi innovativi di manutenzione sotto tensione" Il sempre maggiore utilizzo di isolatori compositi in tutto il mondo e nel sistema elettrico italiano è dovuto ai vantaggi che presentano rispetto agli isolatori convenzionali in vetro o porcellana. Le dimensioni e il peso contenuti di tali isolatori ne aumentano la maneggevolezza, li rendono più facilmente trasportabili e permettono una semplificazione delle operazioni di installazione e sostituzione; le caratteristiche costruttive consentono di ottenere più alti valori del rapporto linea di fuga/lunghezza dell’isolamento, con un conseguente buon comportamento in condizioni di inquinamento superficiale. 100 1000 10000 100000 1000000 10000000 A f r i c a A s i a A u s t r a l i a C a n a d a E u r o p e S o u t h A m e r i c a M i d d E a s t U S A ( e s t i m a t e d ) Survey 1990 Survey 2000 Diffusione di isolatori compositi nel mondo Isolatori compositi installati nella rete italiana Gli svantaggi degli isolatori compositi rispetto ai convenzionali sono essenzialmente quello dell’invecchiamento dei materiali isolanti dovuto all’effetto combinato degli agenti atmosferici e del campo elettrico generato dalla tensione di linea e della maggiore difficoltà nel determinare lo stato di degrado dell’isolamento stesso. La diagnostica degli isolamenti è di fondamentale importanza per potere prendere decisioni riguardanti la necessità di sostituire gli isolatori che non offrono più la necessaria affidabilità nei confronti dell’esercizio della linea e per potere quindi garantire la necessaria continuità del servizio. Una corretta diagnostica dovrebbe anche dare indicazioni sulla possibilità di effettuare con i necessari requisiti di sicurezza per gli operatori la sostituzione degli isolatori mediante tecniche di manutenzione sotto tensione. Le tecniche diagnostiche attualmente ritenute applicabili con buoni risultati sono l’ispezione visiva, l’esecuzione di rilievi termografici e l’esecuzione di riprese nel campo degli ultravioletti. Una tecnica diagnostica in fase di messa a punto è poi quella consistente nel rilievo della distribuzione del campo

elettrico lungo l’isolatore mediante tecniche di lavoro sotto tensione. Ognuna di queste tecniche ha delle particolarità e la loro applicazione congiunta consente di ottenere i migliori risultati. Esempio di rilievo di difetti su isolatori compositi mediante termovisione e ripresa agli infrarossi Sono stati esaminati in dettaglio i quattro metodi diagnostici citati e sono state fornite indicazioni sulla sequenze diagnostiche realizzabili mediante loro applicazione congiunta. Partendo dalle caratteristiche costruttive peculiari degli isolatori compositi, sono state prese in considerazione e classificate le differenti tipologie di guasti riscontrabili su tale componente, e sono state esaminate le possibilità di rilevare i guasti utilizzando i metodi diagnostici presi in esame. Esempi di guasti riscontrabili su isolatori compositi Per ogni metodo diagnostico considerato sono stati esaminati i principi sui quali si basa, è stata individuata la strumentazione reperibile sul mercato e sono state date indicazioni, basate su esperienze disponibili in letteratura, sulle differenti modalità di applicazione del metodo proposto. Si è valutata in particolare, basandosi sulle caratteristiche dimensionali di alcuni dei sostegni utilizzati nel sistema elettrico italiano, la possibilità di effettuare l’ispezione visiva dal sostegno, in modo da permettere una più accurata analisi della superficie dell’isolatore. Tale operazione può essere effettuata solo da

personale abilitato all’esecuzione di lavori sotto tensione se richiede l’accesso a quella che viene definita come la zona dei lavori sotto tensione. Sono state date indicazioni per potere utilizzare le tecniche diagnostiche sia per l’individuazione di difetti di tipo permanente, che di perdite dell’isolamento dovute a fenomeni di contaminazione ambientale unite ad alti livelli di umidità.

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