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Metodologie di stima delle emissioni in atmosfera del settore elettrico

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Metodologie di stima delle emissioni in atmosfera del settore elettrico

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:32 pm

La direttiva europea IPPC (96/61/CE) sulla prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento è stata recepita dalla legislazione italiana, limitatamente alle disposizioni relative agli impianti esistenti, dal Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n. 372. Il decreto disciplina il rilascio, il rinnovo e il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale degli impianti esistenti, nonché le modalità di esercizio degli impianti medesimi. Viene indicato il 2007 quale termine entro il quale tutti gli impianti esistenti che rientrano nel campo di applicazione della direttiva 1 dovranno essere in questo senso riautorizzati. La disciplina relativa ai nuovi impianti e alle modifiche sostanziali agli impianti esistenti è stata invece trasferita in un disegno di legge di iniziativa parlamentare sulla valutazione di impatto ambientale (all’esame della Camera), che recepisce la nuova direttiva 97/11/CE sulla VIA. Il decreto, all’articolo 10, indirizza inoltre verso la realizzazione di inventari integrati delle emissioni richiedendo ai gestori degli impianti in esercizio di trasmettere all’autorità competente e al Ministero dell’ambiente per il tramite dell’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente, entro il 30 aprile di ogni anno i dati caratteristici relativi alle emissioni in aria, acqua e suolo, dell’anno precedente. In questa ottica, nel corso dell’anno 2000, sono stati affrontati alcuni tematismi orientati alla realizzazione di un inventario integrato delle emissioni del settore elettrico. In particolare, quelli di interesse per la realizzazione di un inventario sono individuabili in due attività principali: la messa a punto di metodologie di calcolo e/o stima e la raccolta dei dati di base caratterizzanti le attività del settore elettrico. L’acquisizione dei dati presso gli operatori del settore ha rappresentato l’elemento di maggiore criticità per il completamento delle attività previste, essendo questo un compito normalmente assolto da enti e/o autorità preposte allo scopo. Infatti, a livello istituzionale l’ANPA ha avviato un “gruppo di lavoro tecnico”, costituito da rappresentanti delle principali realtà industriali nazionali, avente lo scopo di definire i contenuti e le modalità di realizzazione del censimento integrato secondo la direttiva IPPC e di arrivare ad un vero e proprio test di censimento IPPC condotte su un gruppo campione di aziende nazionali. All’interno di questo gruppo di lavoro, CESI ha collaborato con ANPA nella revisione di una bozza di questionario e di linee guida, predisposte da ANPA, per l’acquisizione di informazioni sulle emissioni da attività IPPC. 1 per il settore elettrico gli impianti di combustione con potenza superiore ai 50 MW termici

Stante questa difficoltà nel poter effettuare una operazione di censimento in grado di raggiungere tutti i principali operatori del settore elettrico, si è deciso di dare maggior risalto alle attività riguardanti la definizione delle metodologie di stima e comunque realizzare un prototipo di inventario attraverso la raccolta di dati ed informazioni pubbliche sul settore elettrico (rapporti ambientali, dichiarazioni ambientali, statistiche dell’energia elettrica in Italia, Bilancio Energetico Nazionale). Le attività condotte hanno riguardato la raccolta e stima delle emissioni di inquinanti in aria, in quanto, le emissioni nel comparto acqua sono state oggetto di studio nel sottoprogetto “1.1-Raccolta di dati pregressi relativi agli scarichi di esercizio di Centrale e a bacini/siti selezionati”, in cui è stata effettuata la raccolta di dati caratterizzanti gli scarichi su di un campione statisticamente rappresentativo del parco impianti di produzione nazionale. In dettaglio le attività condotte nel corso dell’anno 2000 possono essere ripartite nei seguenti tre temi generali: �9 analisi delle metodologie in uso in ambito internazionale e definizioni di fattori di emissione per il settore energetico; �9 raccolta dei dati caratteristici del settore elettrico; �9 stima delle emissioni. Utilizzando le metodologie ed i dati specificati in precedenza sono state calcolate le emissioni in atmosfera del settore elettrico. In particolare, la metodologia IPCC per la stima delle emissioni dei gas serra è stata applicata ai dati statistici predisposti da GRTN-ENEL, arrivando ad una ricostruzione della serie storica delle emissioni del settore dal 1990 al 1999. In questo modo sono state calcolate le emissioni di CO 2 , CH 4 e N 2 O dovute ai processi di combustione connessi con la produzione di energia termoelettrica. Successivamente mediante l’utilizzo dei Potenziali di Riscaldamento Globale (GWP) a 100 anni si sono calcolate le emissioni in termini di CO 2 equivalente. Infine, la disponibilità nelle statistiche GRTN-ENEL dei dati di energia termoelettrica prodotta in funzione del combustibile utilizzato ha consentito la stima dell’emissione specifica (quantità di inquinante emesso per unità di energia prodotta). L’analisi del trend 1990-1999 ha evidenziato che a fronte di un aumento complessivo delle emissioni di CO 2 equivalente, passata dalle circa 124 Mt del 1990 alle 130 Mt del 1999, si è registrata una riduzione della quantità di CO 2 emessa per unità di energia prodotta passando dai 740 g(CO 2 eq)/kWh del 1990 agli attuali (1999) 666 g(CO 2 eq)/kWh. Tale riduzione è conseguenza di un miglioramento nel rendimento di produzione (da 2 279 a 2 174 kcal/kWh) ma soprattutto del maggiore ricorso al gas naturale, il cui consumo è passato dagli 8 Mtep del 1990 ai 16.5 Mtep del 1999.

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