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Metodologie di valutazione degli investimenti per il miglioramento della hosting capacity della rete elettrica

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Metodologie di valutazione degli investimenti per il miglioramento della hosting capacity della rete elettrica

Una delle grandi sfide dei prossimi anni sarà l’integrazione della potenza generata dagli impianti di generazione distribuita nella rete, evitando ripercussioni sulla sicurezza del sistema. Questo rapporto aggiuntivo definisce due possibili strategie per la valutazione delle migliori tecnologie per raggiungere l’obiettivo. La prima consiste in un’analisi multicriteri di tipo qualitativo che classifica le alternative sulla base di criteri di valutazione organizzati nelle dimensioni ambientale, sociale, economica e temporale. Anche la seconda strategia di basa sull’analisi multicriteri, ma utilizza come strategia di gerarchizzazione l’Analytical hierarchy process e impiega, come criterio finanziario, il VAN definito da un’analisi costi-benefici effettuata per ciascuna delle soluzioni progettuali da confrontare.

Una delle grandi sfide dei prossimi anni, per il sistema elettrico, sarà l’integrazione della potenza generata dagli impianti di generazione distribuita nella rete, senza che vi siano ripercussioni o rischi sul sistema in termini di sicurezza, affidabilità, qualità. È quindi importante avere a disposizione delle metodologie per individuare le migliori tecnologie per raggiungere questo obiettivo.

I metodi di valutazione ex ante delle alternative possono essere raggruppati in due grandi famiglie: quella dell’analisi costi-benefici (ACB) e quella dell’analisi multicriteri (AMC). La prima basa la valutazione esclusivamente sul criterio monetario ed è, quindi, di tipo quantitativo; mentre la seconda basa la valutazione su una molteplicità di criteri, anche qualitativi.

L’integrazione della potenza generata dagli impianti di generazione distribuita nella rete è in genere quantificata attraverso la “hosting capacity”, un indicatore che quantifica i livelli di generazione distribuita installabile senza che ci siano violazioni dei parametri alla base della qualità della fornitura (valore e forma d’onda della tensione, frequenza di rete ecc.), o superamento dei limiti di funzionamento dei suoi componenti (sollecitazioni in tensione, corrente, temperatura, meccaniche ecc.). Gli interventi di aumento della hosting capacity (es. sostituzione linee, sistemi di controllo) hanno però un impatto importante sui sistemi di distribuzione e ne modificano le prestazioni (es. qualità della tensione, perdite…). La necessità di tenere conto di tutte queste variabili e la crescente necessità di integrare anche valutazioni di tipo sociale e ambientale nei processi di valutazione delle alternative di investimento e la difficoltà intrinseca della quantificazione dei costi e di benefici ambientali e sociali nell’ACB, spingono tuttavia verso l’impiego di metodi “ibridi” di valutazione.

Questo rapporto definisce due possibili strategie per la valutazione delle alternative per il miglioramento della hosting capacity. La prima consiste in un’AMC di tipo esclusivamente qualitativo che classifica le alternative progettuali sulla base di criteri di valutazione organizzati nelle dimensioni ambientale, sociale, economica e temporale. Tale metodologia è mutuata da quella sviluppata nell’ambito del progetto Smartainability ® (Girardi & Temporelli, 2016) per la valutazione dei benefici dovuti alla messa in atto di soluzioni avanzate nell’ambito delle città intelligenti. La seconda strategia di valutazione si basa sempre sull’AMC, ma, oltre a proporre una strategia di gerarchizzazione delle dimensioni e dei criteri diversa (Analytical hierarchy process), sostituisce i criteri finanziari di tipo qualitativo impiegati nella prima, con il valore attuale netto (VAN) definito da un’ACB di tipo finanziario effettuata per ciascuna delle soluzioni progettuali da confrontare.

Il primo approccio appare più adatto alla valutazione delle alternative in mancanza di sufficienti dati di tipo finanziario o del tempo necessario a effettuare un’ACB per ciascuna delle alternative, mentre il secondo costituisce una soluzione flessibile in grado di combinare il rigore dell’analisi finanziaria e la versatilità delle metodologie qualitative per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi di tipo sociale e ambientale.

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