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Metodologie indirette di valutazione del trasporto solido a monte di alcuni invasi idroelettrici campione rappresentativi di aree alpine ed appenniniche

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Metodologie indirette di valutazione del trasporto solido a monte di alcuni invasi idroelettrici campione rappresentativi di aree alpine ed appenniniche

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:23 pm

L’obiettivo dell’attività è lo studio dei processi che regolano l’erosione dei bacini e il conseguente trasporto di materiale solido nell’invaso. Lo studio, iniziato nell’anno 2000, amplia le metodologie esaminate e ne effettua l’applicazione a siti reali e rappresentativi della situazione italiana, introducendo una prima validazione con dati direttamente raccolti in campo. Lo studio, completato per tre bacini nel corso del 2000, ha messo in evidenza l’applicabilità del metodo dell’analisi geomorfologica quantitativa che non richiede particolari documentazioni né indagini in campo; nel 2001 si è applicato ad altri tre bacini con l’obiettivo di coprire le principali e più numerose situazioni degli invasi nazionali. Si è, inoltre, realizzato un’ampliamento della ricerca bibliografica e selezione di metodologie alternative, per la valutazione del trasporto unitario di materiale solido, ed applicazione ai bacini esaminati nel corso del 2000. Le metodiche teoriche, applicate a tre bacini nel corso del 2000, hanno fornito risultati che sono decisamente soddisfacenti sia perché confrontabili con dati misurati o calcolati da altri enti, sia perché, confrontati fra loro, evidenziano le caratteristiche specifiche dei bacini. Nel corso del 2001 lo studio si è affinato con la ricerca e la selezione di metodologie che possano coprire quei casi di studio non contemplati nelle precedenti metodiche. Diversi sono i metodi di previsione dell’entità dei processi di erosione e sedimentazione, raccolti e valutati, tra questi si è posto l’accento sul Modello di Gravilovic (Gravilovic 1959 e Zemljic 1971), utilizzato anche dall’autorità di bacino del Fiume Po per il calcolo del trasporto torbido nei principali bacini affluenti all’asta del Po, nell’ottica di comparare metodologie più semplici e dirette all’analisi geomorfologia quantitativa. Dai risultati si osserva che i valori ottenuti tramite le due diverse metodologie sono comparabili tra loro. In conclusione, quindi, il metodo dell’analisi geomorfologica quantitativa costituisce un sistema più rigoroso e meno soggettivo (mancando il sistema tabellare), tuttavia, il metodo di calcolo tramite il modello di Gravilovic consente un risultato più immediato e soprattutto offre un sistema speditivo per fare una stima previsionale sul grado di miglioramento dello stato di interrimento di un invaso successivamente all’adozione di determinati sistemi di controllo dell’erosione. L’applicazione, poi, degli indici climatici per il calcolo di Tu ha, invece, dimostrato come in linea di massima questi non siano affidabili (elemento ricontrato anche in biliografia, dove si riportano valori di r, per le relazioni empiriche di Tu contenenti i parametri climatici, molto bassi). Inquadrare, comunque, l’area da un punto di vista meteclimatico ed individuare l’indice di Fournier per un’analisi comparativa della sua variazione in un dato intervallo di anni, costituisce un ulteriore elemento a completamento dell’analisi geomorfologica del bacino stesso.

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