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Miglioramento del rendimento dei cicli a vapore mediante controllo della condensazione in turbina del vapore di bassa pressione per mezzo dell¿iniezione di particolato

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Miglioramento del rendimento dei cicli a vapore mediante controllo della condensazione in turbina del vapore di bassa pressione per mezzo dell¿iniezione di particolato

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:39 pm

in turbina del vapore di bassa pressione per mezzo dell’iniezione di particolato. Verifiche di laboratorio con nanopolveri di ossido di alluminio.

C’è un generale consenso sul fatto che sia possibile conseguire un incremento nel rendimento delle turbine a vapore attraverso il controllo del processo di formazione dell’umidità a seguito della condensazione del vapore nell’espansione in turbina. Una delle ipotesi di intervento riguarda lo sviluppo di un controllo chimico, cioè per mezzo di un dosaggio di particolari composti chimici. Esistono esperienze a livello di laboratorio e, molto più limitatamente su impianto, nelle quali si è verificata e documentata una certa efficacia di alcuni composti (ammine alifatiche) per i fini di cui si è detto. Manca tuttora una completa dimostrazione della fattibilità di interventi migliorativi sul rendimento, in cui un significativo beneficio sulle prestazioni energetiche si abbini a condizioni di compatibilità impiantistica degli additivi ipotizzati. Una delle attività svolte nell’ambito del progetto EVINGEN (Sottoprogetto PRESTGEN) è orientata ad individuare additivi e modalità di dosaggio che abbinino alla presumibile azione di controllo della condensazione una sufficiente economicità e compatibilità chimica con il processo. Dopo le azioni condotte nel 2000, l’attività è stata finalizzata verso l’utilizzo di nanopolveri, nuclei di condensazione del vapore, studiandone le proprietà e le tecnologie di dosaggio in vista di una applicazione su una turbina sperimentale. Nel presente rapporto si è indagato in laboratorio il comportamento delle nanopolveri di ossido d’alluminio, gli aspetti relativi alla preparazione e alla stabilità delle sospensioni in acqua, e la morfologia delle particelle nella fase vapore (sia per l’ossido tal quale che modificato mediante un rivestimento superficiale organico). I risultati conseguiti confermano, anche in confronto ai dati precedentemente ottenuti, in linea di massima la fattibilità pratica dell’iniezione dell’additivo e la possibilità di ottenere gli effetti desiderati.

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