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Miglioramento nell’utilizzo della risorsa idrica negli impianti di raffreddamento

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Miglioramento nell’utilizzo della risorsa idrica negli impianti di raffreddamento

Il presente rapporto descrive alcune attività di Ricerca di Sistema svolte nell’ambito del Progetto “Produzione e Fonti Energetiche”, WP2.1 “Tecnologie innovative che migliorino le prestazioni ambientali delle centrali a polverino di carbone”. L’attività è consistita in studi di fattibilità e valutazioni sperimentali propedeutici allo sviluppo di strategie innovative per un uso ottimale e sostenibile dell’acqua nei circuiti di raffreddamento. Lo studio di fattibilità ha riguardato la possibilità di utilizzare corpi ausiliari di raffreddamento in condizioni di carenza della risorsa idrica ed è consistito in una valutazione degli aspetti realizzativi, operativi e di impatto ambientale implicati. A tale scopo è stata definita una casistica di riferimento di possibili scenari di utilizzo di tali sistemi e dei relativi requisiti necessari. Per dimensionare in maniera adeguata tali corpi ausiliari, è necessario disporre di programmi di simulazione in grado di valutarne l’efficacia, in termini di capacità di raffreddamento, sia che essi vengano utilizzati in alternativa o in aggiunta ai circuiti esistenti. E’ stato, quindi, acquisito ed adattato al problema un modello già impiegato in ambito nucleare. Poichè tali corpi sono collegati ai sistemi idrici principali, fluviali e marini, è necessario verificare l’impatto ambientale complessivo attraverso modelli fluidodinamici. Le caratteristiche particolari dei corpi ausiliari, che implicano forti variazioni di livello e di volume, hanno reso necessario l’aggiunta di modelli ed algoritmi specifici ai programmi di simulazione normalmente utilizzati. In aggiunta alla metodologia, è stato predisposto un caso esempio di dimensioni significative, per evidenziare la modalità di inserimento di un cooling pond in un contesto reale. L’attività sperimentale ha riguardato la problematica dell’utilizzo di acqua marina da basso fondale molle, melmoso. Sono state svolte prove sperimentali per valutare la variazione dell’aggressività di acque marine sottoposte a fenomeni di apporto significativo di limo nei confronti dei materiali dei condensatori. È stato selezionato un sito portuale significativo presso una centrale termoelettrica in Toscana e, per controllo, un sito non perturbato, presso il laboratorio del CNR/IENI sul mar Ligure. I risultati ottenuti su campioni di cupronichel 70/30 esposti ad acqua di mare soggetta agli eventi di afflusso di limo, indicano che il processo di passivazione della superficie metallica di questa lega viene fortemente contrastato dall’attività del limo biologicamente attivo. Viene confermato, pertanto, il ruolo determinante del trattamento antifouling di clorazione per il mantenimento di buone condizioni di integrità del materiale testato.

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