Nell’ambito dell’attività di ricerca sulla strumentazione per la misura in linea delle emissioni, volta nel suo complesso alla realizzazione e prova di strumentazione non invasiva per la misura su camino di particolato e di alcuni gas rilevanti agli effetti del controllo delle emissioni inquinanti, è stato svolto un lavoro di analisi comparativa della strumentazione esistente in commercio. Data la assenza di strumentazione integrata con prestazioni paragonabili al sistema che si intende sviluppare, si è proceduto confrontando le caratteristiche della strumentazione commerciale con i singoli sottosistemi costituenti lo strumento integrato. Poiché inoltre ciascuno dei sottosistemi, ove non disponibile, sarà sviluppato sotto forma di prototipo innovativo CESI, ne viene data in questa relazione una descrizione schematica al fine di consentirne la comparazione con la strumentazione esistente in commercio. Il rapporto è strutturato secondo due linee principali: – l’analisi della strumentazione per la misura di particolato, sia nel range delle polveri fini (da 0.1 a 5 µm), sia in quello di dimensioni medio-grandi (da 5 a 50 µm ); – l’analisi della strumentazione per la misura di gas, sia con tecniche già consolidate (NO, NO 2 , SO 2 con tecniche DOAS – Differential Optical Absorption Spectroscopy -, FTIR – Fourier Transform InfraRed -, ecc.) che con tecniche innovative (tecniche a diodi laser per misura di O 2 , CO, NH 3 ). Ove significativo sono confrontate le prestazioni delle più convenzionali tecniche a prelievo. Sono quindi riassunte le prestazioni in forma sintetica, evidenziando i vantaggi e le controindicazioni delle tecniche analizzate. Dall’analisi effettuata sono rilevabili i punti sottoelencati: • Non esistono strumenti commerciali integrati tra loro per la misura di particolato e gas. • Le prestazioni degli strumenti commerciali individuati sono inferiori o in alcuni casi (DOAS) comparabili con le prestazioni dei prototipi sviluppati presso il CESI. • Sono disponibili strumenti commerciali basati su diodi laser per la misura di gas, ma non sono ottimizzati per applicazioni su impianto, sono sistemi “custom”, realizzati ad hoc in base alle esigenze di misura specifiche dei diversi casi, e la loro affidabilità richiede ulteriori approfondimenti di indagine. • Per la misura di particolato non esistono tecniche o strumenti che non siano intrusivi per la rivelazione della granulometria e della concentrazione di particolato nel range 5 – 50 µm. Anche se non esiste ancora in Italia una normativa specifica relativa agli impianti termoelettrici, è stato affrontato anche il problema della rivelazione dei composti organici volatili (VOC) e degli idrocarburi policiclici aromatici (PAH), dato il crescente interesse in ambito internazionale legato al loro livello di pericolosità. Poiché sia le tecniche DOAS che quelle a diodi laser si prestano per la rivelazione di alcuni di tali composti, se ne prevede un’analisi più approfondita nel proseguimento dell’attività. Da queste considerazioni consegue l’utilità di sviluppare un prototipo integrato che consenta di effettuare misure di gas e particolato in linea su impianto. Data la sostanziale differenza tra le tecniche studiate (ad eccezione di DOAS

e multilambda), si ritiene necessario limitare il numero di tecniche integrate in un unico strumento, con il duplice obiettivo di ridurre la complessità di tale strumento, aumentandone l’affidabilità e di contenerne i costi. Poiché si ritiene comunque importante non precludere la possibilità di integrazione di altre tecniche, saranno studiati opportuni accorgimenti (ove possibile) per realizzare un sistema modulare che consenta future implementazioni di altre tecniche ottiche di misura.