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Monitoraggio della CO2 all’interfaccia acqua-sedimento marino mediante camera bentica: sviluppo metodologico e applicazione

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Monitoraggio della CO2 all’interfaccia acqua-sedimento marino mediante camera bentica: sviluppo metodologico e applicazione

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:41 pm

I valori dei livelli di fondo naturali della CO2 all’interfaccia sedimento-acqua, sia in termini di concentrazione che di flussi, ottenuti con il monitoraggio pre-stoccaggio, in prossimità dei siti off-shore selezionati per il confinamento geologico, costituiscono i punti di riferimento fondamentali per il confronto dei dati ottenuti nelle attività di monitoraggio post-stoccaggio, effettuate in periodi successivi. L’effettuazione del monitoraggio in-situ dei livelli di fondo naturali della CO2 all’interfaccia sedimento- acqua di corpi idrici, comporta l’utilizzo di un’attrezzatura di campionamento e di strumentazione analitica opportunamente dedicata. Quest’attrezzatura potrà consentire un monitoraggio continuo della CO2 nelle zone ritenute a rischio fuoriuscita da un serbatoio di confinamento e costituirà un sistema di allerta (“early- warning”) nel caso di eventuali incrementi dei livelli di fondo. Il Rapporto presenta i risultati dell’attività di sviluppo e applicazione sperimentale di sistemi di monitoraggio. Tali attività hanno riguardato, in particolare, la strumentazione analitica (sistema FIA/Conduttometria) e di monitoraggio (Camera bentica e Lander) e le metodologie di analisi di alcuni dei parametri considerati (contenuto isotopico del carbonio; alcalinità totale; pH). La funzionalità dell’attrezzatura sperimentale è stata verificata nel corso di una campagna oceanografica (preCASE2, luglio 2010) effettuata in una zona del Mare Adriatico centrale prospiciente Porto Recanati. I livelli e i flussi di fondo naturali della CO2 disciolta all’interfaccia acqua-sedimento sono stati determinati nel corso di una seconda campagna oceanografica (CASE2, ottobre 2010), effettuata in un punto del Mare Adriatico settentrionale mediante l’ausilio di una camera bentica, in condizioni stagionali tardo-estive. Una terza campagna (CASE3, gennaio/febbraio 2011) è stata condotta nello stesso punto della precedente, in condizioni invernali, al fine di valutare eventuali effetti stagionali sui livelli e sui flussi di fondo naturale della CO2 disciolta. Nel Rapporto sono riportati i risultati preliminari delle analisi eseguite sui campioni prelevati nel corso della campagna CASE2.

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