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Monitoraggio delle prestazioni energetiche di impianti di climatizzazione

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Monitoraggio delle prestazioni energetiche di impianti di climatizzazione

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:38 pm

Nel campo della climatizzazione cresce l’interesse per l’utilizzo della geotermia a bassa entalpia come sorgente termica per le pompe di calore. Come è noto le prestazioni complessive di una pompa di calore nel corso di un intero ciclo stagionale, invernale o estivo, dipendono in buona misura dal livello di temperatura della sorgente utilizzata. Se da questo punto di vista il terreno può rappresentare una buona opportunità, la complessità impiantistica e l’investimento economico legati all’installazione di una pompa di calore geotermica richiedono una valutazione accurata delle prestazioni energetiche, che andrà eseguita per i carichi termici e frigoriferi dell’edificio attesi nell’arco dell’anno, tenendo prioritariamente in considerazione il comportamento dinamico del sottosuolo, dal quale dipendono sia lo scambio termico a terreno che il funzionamento della macchina. Oggi, comunque, la soluzione impiantistica di gran lunga più diffusa continua ad essere rappresentata dalle pompe di calore ad aria, le quali uniscono a prestazioni soddisfacenti una grande semplicità di installazione e un impegno economico contenuto. La comparsa sul mercato di macchine, anche di tipo idronico, dotate di regolazione a velocità variabile rappresenta inoltre un indubbio passo avanti per il mantenimento di standard di efficienza elevati anche ai carichi parziali. In questo rapporto vengono presentati i risultati delle attività di monitoraggio energetico di tre differenti impianti a pompa di calore: due con sorgente geotermica ed uno aerotermica. I risultati proposti, seppur non generalizzabili, permettono un confronto tra le caratteristiche di funzionamento delle due tipologie di macchine. L’impianto a pompa di calore con sorgente geotermica (installato ad Alessandria) è stato già oggetto di monitoraggio durante l’inverno 2009-2010, dove fornì prestazioni inferiori alle attese anche a causa della temperatura dell’acqua proveniente dalle sonde geotermiche, decisamente bassa per la soluzione tecnologica in esame. Durante la stagione invernale 2010-2011 si è potuto rilevare che la resa della macchina è ulteriormente peggiorata. L’altro impianto con sorgente geotermica, installato in provincia di Genova, il cui monitoraggio riguarda l’ultima stagione invernale, ha fornito invece buone prestazioni, nonostante l’elevata temperatura di mandata impostata, e anche grazie all’apprezzabile valore della temperatura dell’acqua proveniente dal campo geotermico collocato in prossimità del mare. La pompa di calore ad aria, infine, ha fornito una buona prestazione energetica complessiva durante le tre stagioni monitorate (due invernali ed una estiva).

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