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Nuovi sensori di tipo A matrice di tipo no contact per problematiche d’ispezione e controllo manuale e remotizzato di componenti di impianto

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Nuovi sensori di tipo A matrice di tipo no contact per problematiche d’ispezione e controllo manuale e remotizzato di componenti di impianto

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:15 pm

Le tecniche di monitoraggio e controllo non distruttivo consentono di valutare lo stato d’integrità ed il livello di affidabilità dei componenti degli impianti di generazione elettrica, con lo scopo di garantirne e possibilmente migliorarne la disponibilità nel tempo. In questo contesto il progetto INNOSENS (sottoprogetto del progetto ASISGEN della Ricerca di Sistema) si pone come obiettivo la ricognizione, la qualificazione e la dimostrazione di soluzioni per le applicazioni di diagnostica, riguardanti: • sensori innovativi, basati anche sull’utilizzo di nuovi materiali e di nuove soluzioni costruttive, • nuovi sistemi di condizionamento e trattamento del segnale implicati dall’utilizzo dei nuovi sensori, • nuovi sistemi di controllo dei sensori e di trasmissione e raccolta dei dati, con particolare riferimento ai sensori ed alle reti di sensori “wireless”, finalizzati alla realizzazione di sistemi di diagnostica strutturale e funzionale per la sorveglianza in linea e l’ispezione ed il controllo fuori linea di componenti e strutture critiche degli impianti di generazione. Il presente documento illustra l’attività condotta nel corso del 2001 relativamente al primo punto riguardante i “sensori innovativi”. Gli argomenti di attività trattati in particolare nel presente documento si riferiscono a: • nuovi sensori e tecniche di condizionamento del segnale per metodologie di controllo di tipo non a contatto (a ultrasuoni, a raggi infrarossi) per la caratterizzazione non distruttiva dell’integrità di componenti d’impianto, • nuovi sensori a matrice, di tipo elettromagnetico e ultrasonico, finalizzati alla diagnostica non distruttiva e non invasiva di componenti critici. Nell’attività svolta si è tenuto presente che per discriminare e valorizzare l’informazione rilevante ai fini diagnostici, è indispensabile una catena di misura con prestazioni adeguate a partire dall’elemento sensibile fino ai metodi di condizionamento ed elaborazione dei segnali. Nell’ambito delle tecniche “no-contact” la problematica considerata riguarda principalmente la caratterizzazione dello spessore dei tubi evaporativi della caldaia, mediante soluzioni compatibili con l’implementazione su sistemi automatizzati controllabili da una posizione remota. Su questa problematica la letteratura esaminata conferma l’interesse di organismi di ricerca, società elettriche, e primari costruttori d’impianti di generazione. I sensori a matrice di tipo elettromagnetico e di tipo ultrasonoro rappresentano una novità per quanto riguarda la crescita del numero di applicazioni. In particolare i sensori ultrasonori uniscono alla elevata sensibilità della tecnica pulse-echo nella rilevazione di difetti, la versatilità di un dispositivo costituito da molteplici sensori gestiti elettronicamente per controllare in modo dinamico le caratteristiche del fascio ultrasonoro. Un aspetto importante delle soluzioni analizzate e delle proposte contenute in questo documento riguardano soprattutto sistemi per il controllo automatizzato e/o remotizzato. Soluzioni di questo tipo possono aumentare la produttività del controllo e quindi migliorare l’affidabilità dell’impianto. La loro applicazione deve essere però valutata sulla base di dati oggettivi,

ottenuti anche attraverso prove dirette di efficacia ed affidabilità dei dispositivi e/o di sistemi integrati, e sulla base di una valutazione tecnico economica che consideri oltre ai benefici diagnostici anche i costi dell’investimento per l’implementazione di software e di hardware elettronico e meccanico. A conclusione del documento sono presentati sinteticamente i risultati dell’attività svolta e le azioni in corso per valutare le prestazioni dei dispositivi considerati.

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