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Ottimizzatore STUDIO: campagna di prove e analisi dei risultati

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Ottimizzatore STUDIO: campagna di prove e analisi dei risultati

Il documento descrive una serie di prove approfondite sul nuovo algoritmo di ottimizzazione (STUDIO) dedicato al controllo di tensione di reti MT attive. L’algoritmo, basato su ottimizzazione tecnico-economica in due fasi, è in grado di includere tariffe a chiamata, spegnimenti di generatori e la gestione di accumuli centralizzati dedicati ai servizi di rete.

Nel periodo di riferimento è stata condotta, in collaborazione con l’università di Bergamo, una serie di prove approfondite sul nuovo algoritmo di ottimizzazione messo a punto nella precedente annualità diRdS (STUDIO). Scopo dell’ottimizzatore, basato su Optimal Power Flow (OPF), è trovare il punto di funzionamento di una rete MT attiva che soddisfi i vincoli tecnici con il minor costo di di spacciamento per il Distributore, andando a operare su risorse proprie e risorse di terzi (servizi ancillari). L’evoluzione dell’algoritmo si è resa necessaria per introdurre alcune particolari strutturazioni dei costi (principalmente, le cosiddette “tariffe a chiamata”) e per poter specificare il vincolo sullo scambio conAT e di cosj ai generatori. Le tariffe a chiamata sono state incluse nella trattazione dato che eliminano il problema di dover determinare il punto di partenza “reale” da cui calcolare lo scostamento, soprattutto per gli impianti basati su fonte rinnovabile intermittente. Per quanto riguarda i vincoli sul fattore di potenza, l’approccio della versione precedente (DISCoVER) non consente di definire in dettaglio la regione di funzionamento delle risorse controllabili per quanto riguarda i limiti per il fattore di potenza(curve di capability). La procedura STUDIO per la gestione della rete fa riferimento a un modello di ottimizzazione di tipo MINLP, essendo presenti sia variabili binarie, per la modellazione dei costi a chiamata, sia vincoli nonlineari di Optimal Power Flow. Per contenere l’onere computazionale associato alla soluzione di un taletipo di modello, soprattutto in reti con numero rilevante di nodi, la procedura risolutiva è stata articolata in due fasi successive:
• Fase 1: mediante un modello di Programmazione Lineare Mista Intera (MILP) si determinano le potenze attive dei generatori dispacciabili e l’utilizzo degli accumulatori per tutte le ore del periodo di programmazione, sotto vincoli intertemporali relativi all’uso delle batterie e con equazioni di loadflow in corrente continua.
• Fase 2: dati i valori ottimi delle potenze attive determinati nella Fase 1, si utilizza la procedura OPFin AC (“DISCoVER”), basata su un modello di programmazione non lineare, per determinare, per ciascuna ora del periodo di programmazione presa singolarmente, le potenze reattive dei generatori distribuiti dispacciabili e i rapporti di trasformazione dei trasformatori con variatore di prese, al fine di garantire gli appropriati livelli di tensione sulla rete. Sono descritte le sperimentazioni numeriche preliminari eseguite nel periodo di riferimento per la validazione della procedura di gestione della rete, con numero significativo di nodi coinvolti e in scenariche contemplano un diverso set di risorse di regolazione. I risultati hanno mostrato che la procedura è ingrado di pervenire all’individuazione di punti di funzionamento ottimo, che garantiscono i vincolitecnici con il minor “costo” complessivo per il dispacciamento, rispettando la priorità fissata di impiego delle risorse (variatore sotto carico del trasformatore, potenza reattiva di generatori e accumulo, potenza attiva di generatori e accumulo). Le fasi future dell’attività prevedono l’individuazione di ulteriori casi studio in cui testare la procedura qui delineata, derivati dall’esperienza di RSE nei test in campo reale del controllore VoCANT [1], grazie ai quali potrà essere messa a punto una eventuale procedura automatica per effettuare l’ottimizzazione in due fasi descritta nel presente documento.

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