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rapporti - Deliverable

Ottimizzazione delle procedure di valutazione quantitativa dei difetti nel controllo ultrasonico di rotori forati

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Ottimizzazione delle procedure di valutazione quantitativa dei difetti nel controllo ultrasonico di rotori forati

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:49 pm

Il sottoprogetto AFFIST – Progetto ASISGEN (Affidabilità e Sicurezza dei Sistemi di Generazione) della Ricerca di Sistema – si pone l’obiettivo generale di rendere disponibili strumenti e procedure efficaci ed affidabili per la caratterizzazione dell’integrità strutturale di componenti critici degli impianti di generazione, sulla cui base effettuare una valutazione di tollerabilità ed evoluzione del loro stato difettologico in condizioni assegnate di esercizio, avvalendosi dell’utilizzo integrato di diverse metodologie di caratterizzazione dei materiali, di identificazione e caratterizzazione dei quantitativa dei difetti presenti, di analisi frattomeccanica. La disponibilità di tali strumenti costituisce un supporto fondamentale per una valutazione rapida ed affidabile delle modalità di intervento più appropriate (sostituzione, riparazione, esercizio sotto condizione) sui componenti in esame, consentendo di ridurre i margini di conservatività superflua, altrimenti necessari in assenza di strumenti diagnostici accurati. Ciò consente di ridurre complessivamente i costi di gestione e di assicurare una migliore continuità di esercizio, per la riduzione di fermate accidentali e/o programmate, pur mantenendo adeguati margini di sicurezza. All’interno di tale contesto, l’attività descritta in questo documento si è incentrata sulle metodologie di controllo ultrasonoro di rotori forati di turbina e alternatore effettuato dalla superficie interna del foro (controllo boresonico). L’attività di revisione, ottimizzazione e verifica delle varie fasi operative dell’intero percorso diagnostico, svolta nel 2001 e basata sui ritorni delle esperienze effettuate da CESI su componenti in esercizio, ha messo in evidenza i principali aspetti critici del controllo ed ha definito alcune linee operative per affrontarli e risolverli. Partendo da tali presupposti, l’attività descritta nel presente rapporto ha consentito di: • rendere disponibili strumenti software che consentano di migliorare le capacità diagnostiche del controllo: �¾ l’algoritmo di focalizzazione sintetica, che elabora i segnali acquisiti prima dell’analisi; �¾ il programma di determinazione del difetto limite, in grado di calcolare in ogni punto del componente le dimensioni del difetto associato ad un determinato ‘grado di criticità’, a partire dalla geometria e dalle caratteristiche del materiale, nonché dai parametri di esercizio • mettere a punto e affinare le procedure di dimensionamento e selezione delle indicazioni ma, soprattutto, analizzarle in dettaglio per valutare l’influenza effettiva del grado di approssimazione raggiungibile nella determinazione della dimensione del difetto e/o nella definizione dei valori di soglia di registrazione sulla precisione della valutazione frattomeccanica del suo grado di stabilità

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