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Progettazione e studi di impatto ambientale per l’installazione in alta montagna dell’aerogeneratore V47 da 660 kW

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Progettazione e studi di impatto ambientale per l’installazione in alta montagna dell’aerogeneratore V47 da 660 kW

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:38 pm

All’interno della Ricerca di Sistema, Progetto ENERIN/Attività AERMON è stata sviluppata una iniziativa tesa all’installazione, in un’area montana posta a una quota di 1800 m s.l.m., di un aerogeneratore da 660 kW. L’installazione in questione rappresentava la prima fase di un programma di sperimentazione da proporre nel triennio successivo, programma che avrebbe puntato a: valutare il comportamento dell’aerogeneratore in condizioni operative limite rispetto a quelle di progetto, per quanto riguarda, ad esempio, il livello di turbolenza del vento, la formazione di ghiaccio su organi sensibili della macchina, la fulminazione, ecc.. approfondire, conseguentemente, tutti i problemi riscontrati documentandoli in modo appropriato, ed evidenziarne possibili soluzioni di carattere generale sulla base delle tecnologie note anche in campi affini (ad esempio quello aeronautico), definendone anche le modalità di attuazione implementare le misure di cui al punto precedente (previa autorizzazione degli organi di controllo dei programmi della Ricerca di Sistema) raccogliere dati di funzionamento dall’aerogeneratore e dall’annessa torre anemometrica per disporre anche di un database da valorizzare in ambito pre-normativo per il miglioramento o il consolidamento delle procedure (ad esempio IEC) di determinazione delle prestazioni energetiche di aerogeneratori in terreno complesso. L’iniziativa faceva seguito a valutazioni di fattibilità e a studi di prospettive per il sistema elettrico italiano. In particolare, nel periodo gennaio 2000 – giugno 2001 è stata completata la valutazione della reale possibilità di sfruttare in Italia l’energia eolica a quote elevate sopra il livello del mare, sia da un punto di vista della fattibilità tecnica che della convenienza economica. I rapporto CESI che descrivono tali studi sono il numero A0/042557 e il numero A1/020920. Nel secondo semestre 2001 il CESI ha dato l’avvio al programma sperimentale completando entro l’anno i seguenti punti del programma: Richiesta delle offerte ai principali produttori europei di aerogeneratori Scelta della macchina e emissione dell’ordine per navicella e pale Consegna e test di accettazione della macchina presso CESI Preparazione programma di prove indoor

Valutazione di siti idonei Definizione dell’iter per acquisire permessi e concessioni edilizie La macchina è stata consegnata dal costruttore presso la sede CESI di Milano per potere predisporre una serie di test sulla navicella e sulle pale del rotore presso i laboratori interni. E’ stato definito e sviluppato un programma di prove da svolgersi in camera climatica e finalizzata a riprodurre in condizioni termiche estreme sia i test di accettazione della macchina eolica svoltisi in fabbrica sia il funzionamento reale della macchina in sito. Il rapporto CESI di riferimento è il numero A1/037948 All’inizio del 2002 è stato definito il sito per la sperimentazione. La scelta è caduta sul Monte Cimone, località Pian Cavallaro, comune di Riolunato. Si tratta di un’area all’interno del Parco del Frignano sull’Appennino Modenese, circondata da un vasto comprensorio sciistico. La definizione del sito ha automaticamente permesso di individuare le interfacce amministrative da contattare al fine di pervenire all’insieme di permessi, autorizzazioni e concessioni necessarie e preliminari all’implementazione del progetto. In particolare, dopo i contatti iniziali con la Comunità montana locale, l’Ente Parco e il comune di Riolunato, si sono tenuti incontri con esperti dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Emilia al fine di capire se fosse effettivamente richiesta la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), tenendo conto che si trattava di una installazione sperimentale a tempo definito. Nonostante un parere favorevole all’iter semplificato da parte della Regione Emilia, la Provincia di Modena, nel caso competente per territorio, in una logica di massima attenzione a potenziali rischi ambientali ha sostanzialmente richiesto a CESI di percorrere l’iter del V.I.A.. E’ stato pertanto predisposto il SIA (Studio di impatto ambientale) che include: • la motivazione dell’opera • la descrizione generale del progetto e l’illustrazione delle scelte tecnologiche • il rapporto tra progetto ,infrastrutture di supporto e sito interessato • l’analisi dei rischi da malfunzionamenti e da eventi accidentali e misure di prevenzione • il quadro di riferimento ambientale tra cui: – Climatologia, Idrologia, Vegetazione, Flora e Fauna, Rumore – Caratterizzazione paesaggistica Contestualmente alla preparazione dello "Studio di Impatto Ambientale" e della "Sintesi non Tecnica" è stato preparato il Progetto denominato "Progetto della Centrale Eolica Sperimentale Pian Cavallaro da 660 kW". Tale documentazione è stata consegnata alla provincia di Modena all’inizio di agosto 2002. Il 12 settembre 2002 è stata organizzata la Conferenza dei Servizi durante la quale due Esperti CESI hanno descritto i vari aspetti della proposta. Il 2 ottobre 2002 è stata convocata la seconda Conferenza dei Servizi allargata al gruppo interdisciplinare per la verifica della completezza degli elaborati progettuali. L’esito di tale seduta è stata la richiesta di una integrazione della documentazione del SIA relativamente ai seguenti temi: impatto

acustico, suolo e sottosuolo, ambiente idrico, flora, fauna, ecosistemi, paesaggio, soluzioni alternative, salute e infortunistica lavorativa, costi di realizzazione. CESI ha prodotto un rapporto di risposta alle richieste, intitolato "Integrazioni, precisazioni e approfondimenti degli elaborati progettuali del SIA ("REALIZZAZIONE DI UN CAMPO EOLICO SPERIMENTALE IN COMUNE DI RIOLUNATO") in risposta alle richieste della Provincia di MODENA, formulate nel documento n. 106835 del 25 ottobre 2002" e consegnato in provincia di Modena il 23/12/2002. La consegna della documentazione ha fatto ripartire il conteggio dei giorni (120 nominali) necessari a concludere la procedura. La nuova data di scadenza è diventata il 30/01/2003. Infine la Giunta provinciale riunitasi il 14/01/2003 ha deliberato di prorogare il termine per la conclusione dei lavori di valutazione al 31/03/2003 con la motivazione seguente:"…il progetto in questione risulta particolarmente complesso sia per la tipologia dell’opera che per le condizioni e il contesto in cui questa si inserisce e che pertanto merita una approfondita analisi per ognuno degli ambiti all’interno dei quali possono esplicarsi potenziali impatti; inoltre la documentazione progettuale presentata a corredo dello studio di impatto ambientale necessita di essere scrupolosamente esaminata e valutata". Gli sviluppi dell’iter suddetto, non dipendenti dalla volontà del CESI, hanno comportato ritardi rispetto alla tempistica prevista. Il presente rapporto documenta il lavoro svolto per la progettazione dell’impianto e per il conseguimento delle autorizzazioni secondo quanto sopra descritto.

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