Cerca nel sito per parola chiave

rapporti - Deliverable

Prospettive di impiego dell¿idrogeno nella generazione di energia elettrica in Italia

rapporti - Deliverable

Prospettive di impiego dell¿idrogeno nella generazione di energia elettrica in Italia

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:52 pm

Il presente Rapporto delinea le prospettive di impiego dell’idrogeno nella generazione di energia elettrica in Italia entro i prossimi venti anni (medio termine). In primo luogo vengono sintetizzati i motivi per cui il sistema energetico mondiale si sta orientando verso l’idrogeno. Tali motivi sono essenzialmente due: • la necessità di ridurre le emissioni di CO2 , obiettivo conseguibile ad esempio catturando il carbonio dei combustibili fossili e lasciando solo l’idrogeno come combustibile (breve medio termine); • l’idrogeno, prodotto con fonti energetiche rinnovabili, potrà sostituire i combustibili fossili quando questi saranno esauriti (lungo termine). Vengono poi brevemente descritte le tecnologie già oggi utilizzate nel mondo per produrre, immagazzinare, distribuire e utilizzare l’idrogeno. Si passa quindi all’esame delle tecnologie in via di sviluppo che hanno probabilità di sfociare in prodotti industriali entro i prossimi venti anni, ponendo maggior attenzione verso gli aspetti in grado di influire sull’utilizzo dell’idrogeno nella generazione di energia elettrica. Disegnato il quadro tecnologico che sarà disponibile nel breve medio termine, vengono poi delineate le prospettive di impiego dell’idrogeno nella generazione di energia elettrica in Italia. Tali prospettive possono essere così riassunte: 1. l’idrogeno potrebbe essere utilizzato in centrali termoelettriche dotate di turbine a gas a ciclo combinato (TGCC). L’idrogeno sarebbe prodotto da metano, con cattura della CO2, da impianti installati presso le centrali stesse. Affinchè la penalizzazione economica non sia eccessiva queste centrali dovranno avere una potenza sufficientemente elevata (> 100 MW). 2. l’idrogeno inizierebbe ad essere utilizzato anche in piccoli impianti di cogenerazione dotati di celle a combustibile ad idrogeno. Per questi impianti sono previste sia applicazioni civili (energia termica ad edifici residenziali o terziari ed energia elettrica in rete) sia applicazioni industriali. Tutti questi impianti a cella a combustibile saranno dotati di sistemi di accumulo dell’idrogeno atti a garantire un funzionamento autonomo di lungo periodo. Tutti questi impianti, in attesa di una rete di distribuzione dell’idrogeno, non prevista a breve medio termine, saranno alimentati da idrogeno distribuito secondo i sistemi di trasporto attualmente in uso (discontinui) e proveniente da impianti centralizzati, in grado di catturare la CO2. Nella situazione italiana, poiché le prospettive di impiego dell’idrogeno per generare energia elettrica si basano prevalentemente sulla produzione di idrogeno da conversione di combustibili fossili (soprattutto metano) con cattura della CO2, potrebbero insorgere seri problemi per il confinamento della CO2 prodotta. Per quanto riguarda la provenienza dell’idrogeno, nel medio termine vengono quindi prospettate anche due ipotesi che permetterebbero di eliminare l’ostacolo del confinamento: • in Italia potrebbe essere avviata una produzione di idrogeno da fonti rinnovabili, e in particolare da biomasse;

• l’Italia potrebbe utilizzare idrogeno proveniente dal Canada, sempre che si realizzi il progetto canadese di inviare in Europa grandi quantità di idrogeno liquido via mare, prodotto con energia idroelettrica. Una fonte energetica che permetterebbe di produrre idrogeno senza il problema della CO2 è la fonte nucleare, ma nella situazione italiana il ritorno a questa fonte non è ipotizzabile nel breve medio termine.

Progetti

Commenti