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rapporti - Deliverable

Prototipo di misuratore della qualità della fiamma per bruciatori policombustibili di generatori di vapore

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Prototipo di misuratore della qualità della fiamma per bruciatori policombustibili di generatori di vapore

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:43 pm

L’attività di diagnostica della combustione a livello di singolo bruciatore, condotta nell’ambito del progetto “PRESTGEN – Metodologie innovative di miglioramento delle prestazioni degli impianti di generazione”, è proseguita con il progetto e la realizzazione di un prototipo strumentale con cui effettuare prove di laboratorio. Il prototipo è basato sull’analisi delle caratteristiche spettroscopiche della fiamma, in particolare del rapporto tra l’intensità di radiazione emessa nell’ultravioletto (UV) e nel visibile-infrarosso (Vis-IR). E’ stato individuato un bruciatore sperimentale a gasolio, dotato di un’apertura sulla parete esterna da cui è visibile il centro della fiamma, ed è stata quindi progettata una testa di misura adattata a tale apertura. Il progetto ottico-meccanico della testa di misura consente di regolare con precisione la parte di fiamma di cui viene prelevata la radiazione (che dipende dalla lunghezza d’onda) e quindi ottimizzare sperimentalmente il rapporto tra la radiazione UV e quella Vis- IR. La radiazione raccolta dalla testa di misura viene inviata mediante una fibra ottica al sistema di rivelazione, che comprende un canale di misura per ognuna delle due bande spettrali da misurare. Il sistema di acquisizione ed elaborazione dei dati è costituito da una scheda elettronica collegata ad un PC. E’ stata messa a punto un prima versione di software di acquisizione/elaborazione che consente di verificare in tempo reale l’andamento nel tempo delle radiazioni UV e Vis-IR raccolte. Le prove sperimentali consisteranno in serie di misure, in funzione di diverse condizioni di funzionamento del bruciatore, in cui si cercherà di ottimizzare sperimentalmente il rapporto tra la radiazione UV e quella Vis-IR e di individuare le correlazioni esistenti con la qualità della fiamma. In parallelo con l’attività sperimentale descritta sono stati approfonditi i contatti con le società che hanno sperimentato i due metodi diagnostici individuati come promettenti nell’analisi svolta nel primo semestre. In particolare, è risultato che la ditta che sembrava commercializzare un prodotto basato sul secondo metodo individuato, in cui si sarebbero dovute sfruttare a scopo diagnostico le fluttuazioni di intensità del segnale, non porta più avanti questa linea commerciale. Per il momento è stato quindi accantonato questo metodo, anche se proseguiranno ulteriori indagini di approfondimento. Link al documento di riferimento: Link A0-040345.

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