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rapporti - Deliverable

Prova di un prototipo di strumento per diagnostica di bruciatori policombustibili di generatori di vapore

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Prova di un prototipo di strumento per diagnostica di bruciatori policombustibili di generatori di vapore

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:43 pm

Con l’obiettivo del miglioramento delle prestazioni di impianto è stata condotta nel corso del 2000 un’attività di messa a punto e verifica sperimentale di metodologie di diagnostica della combustione a livello di singolo bruciatore. Motivazione principale dell’attività, rivolta ad impianti ad olio combustibile e a carbone, è il significativo aumento di efficienza, e il contemporaneo contenimento delle emissioni, che ci si aspetta di ottenere individuando mediante tali metodologie le principali anomalie di combustione ed il bilanciamento ottimale dei flussi di aria e di combustibile dei generatori di vapore. L’ultima fase di attività del 2000, descritta in questo rapporto, è consistita nell’effettuazione di misure su un impianto sperimentale mediante il prototipo di misuratore della qualità della fiamma realizzato nella prima parte dell’anno. Il prototipo è basato sull’analisi delle caratteristiche spettroscopiche della fiamma, in particolare del rapporto tra l’intensità di radiazione emessa nell’ultravioletto (UV) e nel visibile-infrarosso (Vis-IR). E’ costituito da una sonda ottica, progettata in modo da poter regolare con precisione la parte di fiamma di cui viene prelevata la radiazione, connessa mediante una fibra ottica al sistema di rivelazione, che comprende un canale di misura per ognuna delle due bande spettrali da misurare. L’impianto sperimentale utilizzato per la verifica delle potenzialità del prototipo consiste in una caldaia con bruciatore a gasolio dotata di un’apertura sulla parete esterna da cui è visibile il centro della fiamma. Dapprima sono state effettuate prove per determinarne le condizioni di lavoro del bruciatore e per ottimizzare l’acquisizione dei segnali. Quindi è stata condotta una serie di prove sistematiche in funzione dell’eccesso d’aria della fiamma e simulando diverse condizioni di malfunzionamento del bruciatore, variando in particolare la pressione di combustibile che influisce sull’atomizzazione. I risultati ottenuti confermano la possibilità di ricavare dalle caratteristiche spettroscopiche della fiamma informazioni utili per l’ottimizzazione della combustione. In particolare, il rapporto tra le intensità di radiazione nell’UV e nel Vis-IR si è dimostrato un parametro sensibile al variare del rapporto di equivalenza della fiamma e dipendente dalla pressione di combustibile. Per una completa validazione del metodo i risultati ottenuti dovrebbero essere verificati mediante prove su un impianto reale.

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