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rapporti - Deliverable

Prove di combustione mista carbone sansa sull’impianto sperimentale da 5 MWt di S.Gilla

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Prove di combustione mista carbone sansa sull’impianto sperimentale da 5 MWt di S.Gilla

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:41 pm

L’utilizzo delle biomasse per la produzione di energia elettrica attraverso la loro co-combustione con carbone in caldaia di centrale è uno dei temi sviluppati dalla Ricerca di Sistema ENERIN, che è rivolta allo sviluppo di metodologie di sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia. Questo rapporto descrive i risultati delle prove di combustione mista carbone/sansa esausta effettuate sulla caldaia sperimentale da 5 MWt installata presso l’area di S.Gilla (Cagliari), considerando due differenti frazioni di sansa (20% e 40%). Le prove hanno permesso di valutare l’impatto della co- combustione: – .sul sistema di macinazione e alimentazione del combustibile – .sullo sporcamento della caldaia – .sull’efficienza del processo di combustione – .sulle emissioni solide e gassose convenzionali – .sui microinquinanti organici – .sulla qualità delle ceneri. La combustione con la sansa esausta non ha presentato particolari problemi di macinazione e alimentazione. Si tratta di un prodotto solido di natura granulare che si trasporta agevolmente e non richiede particolari pretrattamenti, se non I’essiccazione del prodotto qualora presentasse all’origine umidità superiore al 10-15%. Anche la combustione non ha comportato problemi. L’efficienza sembra anzi migliorare con la combustione mista, e la stabilità della fiamma è buona. Alle alte frazioni, la sansa può dare problemi di fouling e di slagging per l’alto contenuto di K, Na e Cl che danno luogo a basse temperature di fusione delle ceneri. Il miscelamento con un carbone di caratteristiche idonee, può tuttavia mitigare i fenomeni di sporcamento. Nella combustione mista le emissioni degli inquinanti convenzionali (NO x , SO 2 e polveri) sono risultate in generale più basse che nella combustione a solo carbone, per effetto del minor contenuto di azoto nella sansa, per il più basso tenore di S e per il minor contenuto di ceneri. Si rileva tuttavia un leggero aumento di HCl nei fumi per la maggior concentrazione di Cl nella sansa. Non si rileva nessun aumento di microinquinanti organici, almeno tra quelli ricercati (idrocarburi policiclici aromatici e diossine). La qualità delle ceneri non varia in maniera significativa. I risultati appaiono pertanto incoraggianti per l’introduzione di questa forma di utilizzo energetico della sansa nel processo di generazione termoelettrica.

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