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Rilievo della contaminazione di isolamenti superficiali mediante tecniche laser

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Rilievo della contaminazione di isolamenti superficiali mediante tecniche laser

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:15 pm

Il presente documento è stato redatto nell’ambito del progetto “Studi sullo sviluppo del Sistema Elettrico e della Rete Elettrica Nazionale – Sicurezza delle infrastrutture del sistema elettrico” definito nell’Accordo Triennale tra il Ministero dello Sviluppo Economico e E.R.S.E. S.p.A. firmato il 29 Luglio 2009 L’attività svolta si colloca nell’ambito della ricerca finalizzata allo sviluppo di tecniche diagnostiche che consentano di individuare e caratterizzare quantitativamente la presenza di depositi di sale sugli isolatori delle linee elettriche di media e alta tensione. Nel precedente periodo, questa ricerca aveva portato alla individuazione della tecnica LIBS (Laser Induced Breakdown Spectroscopy) come possibile candidato per questo tipo di indagine ed era proseguita con la progettazione di un sistema LIBS in grado di operare a distanze dell’ordine di 15-20 metri dall’isolatore in esame. L’attività svolta durante il periodo di riferimento si è sviluppata lungo due diverse direzioni: da un lato è proseguita in continuità con quella del precedente periodo, concretizzandosi operativamente nella fase di acquisto dei componenti necessari alla realizzazione di un prototipo sperimentale del sistema LIBS. Dall’altro si è orientata verso la caratterizzazione di una possibile nuova tecnica diagnostica basata sulla rivelazione della luminescenza generata dai depositi di sale quando vengono irraggiati da un fascio laser con una potenza specifica inferiore a quella di soglia del break down. Quest’ultima attività ha riguardato una fase di caratterizzazione e comprensione del fenomeno della luminescenza e una successiva fase di ricerca di una firma spettrale che consentisse di riconoscere l’emissione luminosa dei depositi di sale. Le misure effettuate su campioni di cloruro di sodio opportunamente preparati, hanno evidenziato la presenza di un picco a 450 nm che sembra essere caratteristico dei depositi di sale.

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