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Risorse geotermiche a media e bassa entalpia. Analisi di dettaglio su casi-campione a scala locale

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Risorse geotermiche a media e bassa entalpia. Analisi di dettaglio su casi-campione a scala locale

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:15 pm

Il presente documento è stato redatto nell’ambito del progetto “Studi e valutazioni sull’uso razionale dell’energia elettrica – Misure per l’incremento di efficienza energetica negli usi finali” definito nell’Accordo Triennale tra il Ministero dello Sviluppo Economico e E.R.S.E. S.p.A. firmato il 29 Luglio 2009. Il contributo dell’energia ricavabile dal sottosuolo sia in termini di geotermia per generazione elettrica che per usi diretti del calore e climatizzazione si sta sempre più diffondendo a scala mondiale. Si registrano progressi tecnologici su numerose problematiche relative alla perforazione, installazione e mantenimento degli impianti. Importanti incrementi nella mole di dati riguardanti le perturbazioni indotte all’ambiente si devono soprattutto a studiosi dei paesi nei quali questa energia è impiegata da maggior tempo come Germania, Svizzera, Canada, USA e Cina. Il miglioramento delle conoscenze di questi aspetti può costituire un utile aiuto alla diffusione di queste tecnologie rivolte al soddisfacimento di parte delle necessità energetiche direttamente in loco. La ricerca ha affrontato le tematiche più promettenti al momento che riguardano i sistemi EGS-Enhanced Geotermal System e le risorse a bassa entalpia che consentono di installare le pompe di calore per il riscaldamento e raffrescamento di edifici in genere. Per quest’ultimo aspetto sono stati affrontati e descritti gli elementi di base necessari per la costruzione di modelli geologici-geofisici utili a definire il geoscambio fra i terreni e le sonde geotermiche. Sono stati affrontati anche le problematiche relative alla determinazione sperimentale dei parametri fisici necessari per il bilancio termico e introdotte le problematiche relative alla modellazione sia di tipo analitico che numerico. E’ stata individuata un’area della pianura bergamasca, nota come Isola bergamasca, circoscritta dai corsi dei fiumi Adda e Brembo e a Nord dai rilievi morfologici presenti. Grazie alle stratigrafie censite e studiate relative ad un significativo set di sondaggi e alle sezioni geologiche descrittive dell’andamento nel sottosuolo degli strati, è stato possibile definire empiricamente il potenziale di geoscambio di questa vasta area che copre circa 100 km 2 e con oltre 100.000 abitanti, nell’ipotesi di utilizzare sonde geotermiche closed loop a profondità di 50, 100 e 200 metri. Infine è fornito l’elenco delle indagini necessarie per la valutazione delle possibilità di impiego di impianti di geoscambio in quanto si tratta di installazioni che richiedono particolari attenzioni nelle varie fasi come emerge dall’esperienza maturata in molti paesi nei quali si sono formate figure professionali ed imprese certificate. La ricerca ha visto la collaborazione del CNR-IDPA Istituto Dinamica Processi Ambientali di Dalmine (BG) nella persona del Dr. Sergio Chiesa che ha coinvolto l’ETH-Politecnico Federale di Zurigo nella persona del Dr.Marco Pagani.

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