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rapporti - Deliverable

Risultati sperimentali sul comportamento di componenti delle stazioni elettriche nei confronti di eventi sismici significativi

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Risultati sperimentali sul comportamento di componenti delle stazioni elettriche nei confronti di eventi sismici significativi

Il territorio italiano è sottoposto a diversi rischi geologici che possono interferire in diversa misura sul sistema elettrico (SE) nazionale e compromettere la funzionalità delle sue componenti strategiche.
Il rapporto presenta i risultati degli studi sperimentali di amplificazione sismica locale condotti in alcune aree di interesse per il SE e di definizione delle curve di fragility di elementi non strutturali del SE.

La conoscenza delle forzanti geologiche cui possono essere sottoposti gli elementi nevralgici del sistema elettrico (SE) è fondamentale per garantirne il funzionamento in sicurezza, individuarne i rischi e proporre soluzioni migliorative.
Nel 2021 sono state svolte indagini sperimentali finalizzate alla determinazione di parametri caratteristici circa la risposta dei terreni alle sollecitazioni sismiche, in termini di amplificazione sismica locale, di 2 aree campane, area Sarno (SA) e area Solofra (AV), sedi di infrastrutture strategiche del SE nazionale. Per ogni sito il set di misure sperimentali è stato opportunamente processato per ottenere la funzione di amplificazione sismica locale espressa in termini di frequenze di interesse per l’ingegneria antisismica (da 0.5 a 10 Hz). Strutture con modi propri nell’intervallo tipico delle frequenze dei sismi possono manifestare notevoli amplificazioni delle accelerazioni provenienti dal terreno e, quindi, un incremento degli sforzi meccanici e delle deformazioni. Tali aspetti risultano significativi per il sistema di generazione, trasporto e distribuzione dell’energia elettrica in quanto gli effetti del moto sismico possono determinare criticità nell’erogazione del servizio in situazioni di emergenza.
Definita la minaccia, sono stati analizzati gli aspetti di vulnerabilità di componenti del SE, rappresentati da 2 trasformatori di tensione e 2 di corrente, realizzando analisi sperimentali e numerico-modellistiche per la determinazione delle fragility function. La modellazione numerica, calibrata sulla base dei test sperimentali su tavola vibrante, ha consentito la stima delle fragility function dei componenti, sia ipotizzando un suolo rigido che alluvionale, in accordo con i risultati delle acquisizioni ed elaborazioni geofisiche sperimentali. Al fine di riprodurre con accuratezza condizioni realistiche di sito, la fragility dei trasformatori è stata valutata considerando una configurazione con tubi di sostegno alla base.
Per caratterizzare sismologicamente i siti d’indagine, studiare i risentimenti sul territorio delle intensità simiche e definire gli spettri di risposta del terreno sia secondo le Norme Tecniche delle Costruzioni vigenti sia secondo opportune relazioni di amplificazione valide per l’Italia, sono stati aggiornati i cataloghi e le mappe dell’applicativo sismologico GISEQ sviluppato nella Ricerca di Sistema considerando il catalogo CPTI15 e la mappa della classificazione sismica d’Italia.
È stata effettuata poi la multi-hazard analysis, considerando le diverse minacce geologiche che possono interessare le strutture e infrastrutture del SE, valutando opportunamente l’influenza che ciascuna di esse esercita sulle diverse componenti. Per un sito, infine, sono stati effettuati degli approfondimenti sulla pericolosità da frana, con particolare riferimento alle frane da crollo.

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