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Simulazione numerica di tecniche innovative per la rimozione controllata dell’interrimento dei serbatoi idroelettrici

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Simulazione numerica di tecniche innovative per la rimozione controllata dell’interrimento dei serbatoi idroelettrici

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:27 pm

L’applicazione della metodologia SPH alle problematiche tipiche della sicurezza e dell’operatività dei bacini idroelettrici si è dimostrata, già al termine del precedente periodo di ricerca, estremamente valida soprattutto per l’analisi di fenomeni legati a problemi di dam break e di flushing, e molto utile come supporto modellistico alla progettazione di sfioratori (spillways). Le relative applicazioni dimostrative sono state eseguite con il codice SPHERA, che implementa la metodologia citata; tali applicazioni hanno evidenziato, accanto ai buoni risultati ottenuti in problemi specifici, da un lato la necessità di introdurre ulteriori miglioramenti nella modellistica esistente per migliorare l’accuratezza dei risultati, e dall’altro hanno consentito di individuare ulteriori potenziali campi di applicazione, in cui le caratteristiche intrinseche dell’approccio SPH possono consentire il raggiungimento di risultati non sempre facili da ottenere con metodi di simulazione più tradizionali. In particolare, tre sono state le linee di attività, che hanno riguardato principalmente l’implementazione di un nuovo modello, basato sulla teoria di Shields, per la valutazione del criterio di erosione, l’integrazione e l’adattamento del codice SPHERA con un modello per la simulazione numerica di un procedimento di rimozione del sedimento dai serbatoi idroelettrici mediante esplosioni controllate ed infine l’aggiornamento degli aspetti modellistici esistenti, ed in particolare l’aggiornamento del modello di erosione di Mohr-Coulomb e la verifica funzionale del modello di contorno a pareti mobili applicato al problema della generazione di un’onda solitaria. L’insieme di queste attività ha portato alla attuale versione 4.0 del codice di simulazione 3D SPHERA. Le attività di validazione, condotte sia rispetto a modelli analitici di riferimento che a dati sperimentali, hanno dimostrato, accanto al miglioramento dell’accuratezza dei risultati e delle prestazioni numeriche del codice, l’effettiva estensione del campo di applicazione del modello nell’ambito dell’analisi delle problematiche connesse alla sicurezza dei bacini idroelettrici e la potenziale risorsa costituita da questo modello per lo studio di fenomeni idrodinamici particolarmente rapidi e di elevato impatto sulle strutture.

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