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Sondaggio sulle prospettive dell’eolico offshore in Italia

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Sondaggio sulle prospettive dell’eolico offshore in Italia

Nel presente rapporto sono riportate le analisi dei risultati delle risposte ad un questionario online lanciato da RSE nel gennaio 2015 per sondare le opinioni delle aziende italiane potenzialmente interessate a settore dell’eolico offshore. In particolare, sono state registrate 42 risposte, provenienti per il 70 % da aziende interessate al settore.

La Commissione Europea ha recentemente indirizzato la sua attenzione alla “Blue Economy” e alla “Blue Growth”. Fra i cinque ambiti di attività identificati da quest’ultima strategia, c’è quello dell’energia rinnovabile offshore, di cui le installazioni eoliche in mare aperto (offshore) rappresentano il settore tecnologicamente più avanzato.
La maggior parte delle installazioni eoliche offshore attualmente operanti è situata nel mare del Nord dove frequentemente ricorrono condizioni favorevoli alla loro realizzazione e, cioè: alta ventosità efondali bassi e sabbiosi. In relazione all’ambito nazionale, le aree marine non troppo distanti dalle coste italiane sono in generale caratterizzate da fondali profondi e ventosità inferiori a quelle che solitamente sono presenti nei mari del Nord Europa; tuttavia è stato stimato da RSE un potenziale eolico offshorenon trascurabile intorno ai 10 GW, che probabilmente vedrà la sua realizzazione in scenari temporali di medio/lungo termine (2020-2030).
L’Italia, sebbene abbia un solo costruttore di turbine eoliche di grande taglia che non commercializzamodelli specifici per l’offshore, possiede invece conoscenze, esperienza ed infrastrutture per quanto riguarda la progettazione, realizzazione ed installazione di piattaforme offshore. La rilevante consistenza di tale know-how è strettamente connessa ad un’attiva e rinomata industria dell’Oil&Gas. Anche perquesto motivo erano stati presentati, verso la fine dello scorso decennio, e comunque prima dell’aggravarsi della crisi economica, un certo numero di progetti per centrali eoliche offshore ed era stata avviata la prima sperimentazione di un aerogeneratore su piattaforma galleggiante.
Ad oggi non è installato, in acque italiane, alcun impianto eolico offshore. Alcuni dei progetti menzionati sono stati definitivamente respinti, alcuni sono ancora in attesa del termine di un lungo iterautorizzativo e solo un progetto da 30 MW situato nella rada del Porto di Taranto, ha partecipato alle aste previste per accedere agli incentivi nel triennio 2013-2015.
Per approfondire le cause di questo apparente “raffreddamento” dell’interesse in questo settore, per meglio configurare in che modo possano essere realizzati gli scenari delineati dalla Strategia Energetica Nazionale e, in particolare, valutare quale potrebbe essere il coinvolgimento delle aziende italiane nello sviluppo di specifici settori, RSE ha progettato e realizzato un questionario online. Il questionario è stato pensato principalmente per il settore industriale. A partire dai 450 operatori censiti, sono stati selezionati 250 operatori ritenuti significativi perché operano sul territorio nazionale con attività importanti nel settore dell’eolico. Sono stati identificati dalle suddette organizzazioni una novantina di riferimenti qualificati a rispondere alle domande, a cui ci si è rivolti nel primo lancio del questionario.
Gli operatori che hanno effettivamente risposto sono stati 42, tra questi il 70% ha dichiarato di essereinteressato al settore specifico dell’eolico offshore. Particolare interesse rivestono le risposte riguardanti la percezione dei rispondenti sull’importanza di alcuni fattori inerenti allo sviluppo del settore.

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