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Sottoprogetto MIDA: Modelli idraulici per l’ambiente Rev. 1 che sostituisce il rapporto A3/021527

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Sottoprogetto MIDA: Modelli idraulici per l’ambiente Rev. 1 che sostituisce il rapporto A3/021527

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:30 pm

Il sottoprogetto MIDA risponde all’esigenza di un sostanziale approfondimento della conoscenza di alcuni fattori di pressione sul comparto acqua delle più importanti tipologie di impianti di produzione di energia elettrica, al fine di acquisire la capacità di determinare l’entità degli effetti sugli ecosistemi. In particolare sono stati considerati i due seguenti temi: l’impatto dovuto allo scarico delle acque di raffreddamento di un impianto in un corpo idrico superficiale (inquinamento termico) e lo studio, la previsione e la gestione dei problemi connessi all’interrimento dei serbatoi e, in generale, al trasporto solido lungo l’intera asta fluviale. L’obiettivo del sottoprogetto MIDA consiste nello sviluppo di modelli numerici per la valutazione dei temi sopracitati. A tal fine si è adottato un approccio analitico, andando ad esaminare singolarmente le singole vie di interazione e le singole tipologie di impatto attraverso l’utilizzo di modelli numerici. L’applicazione modellistica è indispensabile per una migliore comprensione delle correlazioni causa- effetto, per prevedere l’evoluzione dei fenomeni, estendere spazialmente e temporalmente l’informazione puntuale insita nelle misure sperimentali, discriminare la responsabilità tra diverse sorgenti di emissione e consentire la simulazione di scenari futuri. Nell’ambito delle attività relative alla previsione del pennacchio termico, il principale risultato ottenuto è stata la messa a punto della metodologia e la realizzazione del sistema di previsione, opportunamente dotato di un’interfaccia. Per quanto riguarda il problema dell’interrimento, l’attività svolta ha permesso di sviluppare strumenti di calcolo, basati su modelli numerici idraulico-sedimentologici, caratterizzati da un differente grado di dettaglio e finalizzati al problema dell’interrimento dei serbatoi; inoltre l’attività ha prodotto un software costituito da una interfaccia grafica per il training degli operatori, finalizzata a stimare in modo semplice e rapido la quantità di sedimenti rilasciati a valle a seguito di una manovra di apertura degli scarichi.

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