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Specifica preliminare per la ricostruzione dello stato del sistema in tempo reale

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Specifica preliminare per la ricostruzione dello stato del sistema in tempo reale

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:43 pm

La valutazione dello stato del sistema elettrico, in un panorama che non prevede più una struttura verticalmente integrata bensì una gestione del sistema mediante diverse funzioni assegnate a soggetti tra loro indipendenti, è destinata a diventare sempre più critica. Questa ricerca affronta il problema dell’affidabilità della valutazione dello stato del sistema elettrico, onde garantire un esercizio più sicuro nel nuovo scenario, in modo che i diversi attori possano operare in condizioni di economia e di libera concorrenza, salvaguardando in ogni caso i vincoli di esercizio. Lo studio ad oggi condotto ha analizzato un set di dati relativi alla rete elettrica italiana di trasmissione 380/220 kV, di subtrasmissione 132 kV e alle reti di terzi connessi alla rete italiana. Su questa rete sono stati ipotizzati diversi scenari con lo scopo di individuare un possibile parco di misura reale. A tal fine è stato implementato un simulatore di telemisure e telesegnali: esso si configura come un software in grado di simulare, secondo una logica implementata, il parco delle misure presenti in rete e la configurazione topologica della stessa. Su questo parco di misure si è poi introdotta (in scenari sempre più severi) una variazione dei valori delle misure attraverso un generatore di rumore: in questo modo, sovrapponendo al valore della misura un errore casuale e variando in modo casuale il codice di qualità di alcune misure, si simulano più verosimilmente le misure reali provenienti dal sistema. Si sono ottenuti, oltre allo scenario base (corrispondente alla rete supposta completamente misurata), sei diversi scenari caratterizzati da una crescente severità del parco di misure (sia per il numero sia per la qualità delle misure). Per tutti questi scenari si è effettuata la stima dello stato adottando come indicatori principali della bontà della convergenza il numero delle misure dubbie rilevate e l’entità del loro scostamento dal valore assegnato. Si è rilevato che, ai fini della convergenza della stima dello stato, ci sono alcuni parametri che giocano un ruolo fondamentale. In particolare si è osservato che non bisogna mai imporre dei vincoli troppo stringenti per le misure che sono certe: imporre vincoli meno stringenti all’algoritmo di stima consente una migliore convergenza dello stesso in quanto impedisce la propagazione degli errori numerici nello studio di una rete così vasta e con livelli di tensione così diversi. Per ottenere una buona convergenza anche il parametro relativo alla massima norma di stima, che rappresenta la somma dei quadrati dei residui nodali, a causa dell’elevato numero di nodi presenti in rete, deve essere aumentato rispetto al valore normalmente utilizzato nello studio della rete di sola trasmissione. Un altro parametro che influenza notevolmente la convergenza della stima è il valore minimo di reattanza di un elemento di rete. Un valore troppo basso di questo parametro può rappresentare un punto di criticità, causando malcondizionamenti della matrice jacobiana delle misure. Si è osservato che i maggiori problemi al processo elaborativo sono causati dalla parte di rete relativa alla subtrasmissione, caratterizzata da linee spesso corte, talvolta in cavo, con bassi valori di reattanza. Essendo l’osservabilità ovviamente una caratteristica locale, essa dipende dalle particolarità del set di misure, che non sono facilmente prevedibili. Nel complesso l’algoritmo di stima si è rilevato sufficientemente robusto nel risolvere i problemi pur essendo questi di notevoli dimensioni; alcune problematiche che sono state evidenziate, legate per esempio al modello matematico, potranno essere l’oggetto di ulteriori indagini Link al documento di riferimento:Link A0-021656.

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