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Sperimentazione dei criteri di protezione per una rete in corrente continua

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Sperimentazione dei criteri di protezione per una rete in corrente continua

Il documento descrive le prove condotte, presso il laboratorio corrente continua di RSE, allo scopo di valutare il funzionamento di una rete di distribuzione in CC non isolata da terra. In particolare è stato analizzato sperimentalmente il comportamento a regime nel caso di capacità verso terra non trascurabili e il comportamento durante i guasti tra un polo e terra. È stato quindi sviluppato e verificato il funzionamento di un algoritmo di controllo utile per aumentare il margine di guasto.

Gli scenari futuri delle reti elettriche di distribuzione sono in procinto di conoscere profonde trasformazioni, grazie alla diffusione delle fonti rinnovabili, dei sistemi di accumulo e dei convertitori elettronici, che richiederanno una rivisitazione dei criteri di progettazione e di gestione del sistema elettrico. Le cosiddette Smart Grid stanno, infatti, diventando una realtà e in questo quadro è prevedibile che nei prossimi anni la distribuzione in corrente continua possa trovare largo impiego.
Per arrivare ad una effettiva accettazione e diffusione di reti di distribuzione in corrente continua è comunque necessario mettere in atto anche tutti gli accorgimenti e sviluppare i  dispositivi necessari alla protezione delle persone e dell’impianto stesso in caso di guasti o malfunzionamento dei componenti. Un aspetto di rilevante importanza che non sembra avere finora trovato i dovuti approfondimenti è quello riguardante lo studio del comportamento del sistema di distribuzione in CC in funzione del cosiddetto “stato del neutro”.
Il presente documento si prefigge lo scopo di verificare sperimentalmente le problematiche di gestione di una rete in corrente continua quando quest’ultima non è isolata da terra.
La prima fase dell’attività ha permesso l’analisi del comportamento della rete quando sono connesse delle capacità tra i poli attivi della rete in continua e la terra. Tali capacità emulano l’effetto dei cavi in reti di grande estensione o possono essere capacità concentrate dovute ad  pparecchiature che abbiano la carcassa connessa ad un polo, come avviene per gli impianti fotovoltaici. Dai risultati ottenuti è evidente come nella progettazione di una rete di distribuzione in corrente continua occorre tenere conto delle possibili capacità parassite presenti, in quanto si possono verificare fenomeni di risonanza che possono portare ad elevate correnti di circolazione da un lato ed ad elevate tensioni tra poli  della rete in CC e terra.
La seconda parte dell’attività ha lo scopo di verificare il comportamento della rete in presenza di un guasto verso terra di uno dei due poli e di sperimentare un algoritmo di controllo utile per la sua identificazione e per la riduzione delle correnti circolanti nel convertitore di interfaccia durante il guasto. L’analisi condotta ha permesso di verificare la possibilità di identificare il guasto  andando ad osservare la componente omopolare di corrente scambiata con la rete in alternata dal convertitore d’interfaccia. Inoltre attraverso il controllo implementato è possibile ridurre la corrente circolante nel convertitore d’interfaccia, permettendo in questo modo di aumentare il margine di guasto ed evitare rotture del convertitore.

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