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rapporti - Deliverable

Sperimentazione in scala di laboratorio di tecniche di sequestro chimico della CO2.

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Sperimentazione in scala di laboratorio di tecniche di sequestro chimico della CO2.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:20 pm

Il sequestro chimico della CO 2 emessa dagli impianti di generazione mediante silicati di calcio e magnesio è una tecnologia che può avere un elevato potenziale sia in termini di capacità, sia di stabilità e compatibilità con l’ambiente dei prodotti di risulta. Il sequestro mediante la cosiddetta carbonatazione minerale (ovvero la reazione tra anidride carbonica e silicati di calcio e magnesio puri o di origine naturale), porta alla formazione di composti stabili inerti quali silice e carbonati, che sono quindi di nullo o limitato impatto ambientale. Questa tecnologia presenta però rilevanti punti critici, riguardanti sia la termodinamica e la cinetica delle reazioni di carbonatazione, sia l’approvvigionamento dei reagenti. Nel presente rapporto sono riportati i risultati degli studi, effettuati nei laboratori di ENEL Produzione-Ricerca di Brindisi, finalizzati alla valutazione delle reazioni tra anidride carbonica e materiali di scarto utilizzati come possibile fonte di silicati, tra i quali i sottoprodotti della produzione di energia elettrica stessa, quali cenere di carbone, cenere da combustione mista (carbone – olio combustibile), cenere di biomassa, cenere di orimulsion ecc.. Le prove sperimentali, eseguite in reattori chiusi di teflon, hanno evidenziato che tra i materiali studiati solo i minerali naturali serpentino ed olivina, la cenere di carbone ed i fanghi rossi sono in grado di fissare CO 2 , sebbene in modestissime quantità nelle condizioni di reazione sperimentate.

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