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rapporti - Deliverable

Struttura e caratteristiche del repository per dati di rete di distribuzione MT

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Struttura e caratteristiche del repository per dati di rete di distribuzione MT

Definizione di un repository per reti di distribuzione di Media Tensione, strutturato secondo il modello RDF e in grado di gestire dati nei formati standardizzati IEC CIM 61968 e IEC CIM 61970, e per gli applicativi DIgSILENT, SPREAD e VoCANT.

La gestione di dati per reti di media tensione si rivela una problematica di sempre maggiore attualità per i distributori (DSO), alla luce degli standard che, in questi ultimi tempi, in ambito internazionale stanno avendo sempre maggior applicazione. In particolare, quando sono presenti più sistemi, logici o reali, traloro comunicanti, l’adozione di questi standard assume un’importanza primaria affinchè ogni singola informazione sia interpretata in modo univoco e corretto. Il documento descrive l’attività condotta in RSE – Ricerca sul Sistema Energetico – sul tema della definizione e costituzione di un repository per reti MT, conforme agli standard IEC 61968 e 61970 CIM (“Common Information Model”) e della progettazione e realizzazione delle interfacce verso le piattaforme software in uso VoCANT, DIgSILENT e SPREAD; il documento riepiloga, in maniera dettagliata, la struttura della piattaforma e dei dati in essa trattati. L’architettura dell’intero sistema (capitolo 2) è costituita da un triple-store, un database e un software d’interfaccia verso i programmi utenti; questi, per la loro notevole diversità di progettazione e di finalità, richiedono dati in formati particolari di non facile gestione (capitolo 3). L’adozione dello standard internazionale IEC CIM nelle sue versioni (distribuzione e trasmissione) se da un lato va a sopperire a queste divergenze, dall’altro causa problemi nell’opera di adeguamento sostanziale delle strutture e delle informazioni relazionate con il sistema. La progettazione e l’utilizzo del software GALBA, applicativo avente il ruolo figurato di amministratore del sistema (capitolo 4), ha permesso di risolvere tali problemi, ponendolo come snodo fondamentale per il transito della maggior parte delle informazionidirette o in provenienza dagli strumenti utenti. Un use case esemplificativo (capitolo 5) permette di meglio comprendere le azioni previste e il flusso dati relativo, accanto alla descrizione sulle interfacce grafiche che dettaglia la visualizzazione delle informazioni (capitolo 6). Per la costituzione dell’intero sistema sono stati prima selezionati e in seguito utilizzati parecchipacchetti software, in genere freeware e open-source, per garantire la corretta disposizione dei dati secondo lo schema RDF all’interno della sezione database (appendice Appendice I – I sistemi RDF), così come raccomandato dagli standard internazionali, e per offrire un’adeguata conversione degli stessi secondo il formato IEC CIM (appendice Appendice II – Gli applicativi “CIM-ComplianT”). Al termine del testo è riportata la specifica tecnica di dettaglio per la definizione dell’attività (appendice APPENDICE III – SPECIFICA TECNICA DI DETTAGLIO).

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