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Studi numerici modellistici a supporto dello stoccaggio di idrogeno nel sottosuolo

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Studi numerici modellistici a supporto dello stoccaggio di idrogeno nel sottosuolo

Al fine di valutare la fattibilità in sicurezza del processo di stoccaggio geologico dell’idrogeno, nel presente Rapporto è descritta la metodologia e l’impostazione di studi numerici modellistici che RSE sta realizzando al fine di indagare gli effetti che lo stoccaggio e l’estrazione di idrogeno da un serbatoio geologico profondo potrebbe determinare sulle strutture presenti nel sottosuolo.

L’idrogeno, quale vettore energetico chiave per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, sta suscitando notevole interesse nel panorama energetico globale. La diffusione dell’idrogeno potrebbe, infatti, contribuire a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico se associata allo sviluppo di soluzioni di accumulo convenienti, su larga scala e a lungo termine, includendo lo stoccaggio nel sottosuolo. Tuttavia, fattibilità e sostenibilità di tale processo non sono state ancora adeguatamente dimostrate.

 

Sono quindi necessari studi, quale quello qui proposto, per fornire strumenti concreti a supporto dello sviluppo dell’accumulo di idrogeno nel sottosuolo. Tra le soluzioni più promettenti ci sono gli acquiferi salini e i campi di idrocarburi depleti. Questi, infatti, a livello mondiale presentano una capacità di stoccaggio e una diffusione geografica significativa rispetto alle caverne di sale.

 

L’obiettivo della presente attività è quello di valutare la fattibilità del processo di stoccaggio geologico dell’idrogeno attraverso il supporto di attività modellistica. In particolare, per comprendere come la variazione della pressione dei pori, indotta dalle operazioni di iniezione/produzione di idrogeno nel/dal serbatoio, possa influenzare la stabilità delle faglie (e quindi la riattivazione delle stesse con possibile innesco di terremoti), è stata messa a punto una metodologia di lavoro che prevede: la realizzazione del modello geologico 3D; l’esecuzione delle simulazioni fluidodinamiche tramite le quali è determinata la variazione nel tempo della pressione dei fluidi generata dai cicli di iniezione/produzione di idrogeno; le simulazioni geomeccaniche che consentono di valutare le deformazioni indotte; infine, l’analisi della stabilità delle faglie che viene eseguita attraverso il calcolo della slip tendency.

 

Sono state, inoltre, impostate le simulazioni numeriche che verranno eseguite nel prosieguo delle attività. Si tratta di un caso benchmark, che verrà realizzato al fine di verificare il corretto funzionamento del codice GeoSIAM sviluppato in RSE, e di casi sintetici per i quali verrà applicata la metodologia realizzata al fine di eseguire un’analisi di sensitività di alcuni dei parametri che possono influenzare la stabilità delle faglie. Tali attività numeriche sono attualmente in corso, pertanto i risultati verranno discussi nei prossimi rapporti di ricerca.

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