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Studio dei valori di soglia degli indicatori diagnostici per la valutazione dello stato di trasformatori di potenza e linee in cavo

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Studio dei valori di soglia degli indicatori diagnostici per la valutazione dello stato di trasformatori di potenza e linee in cavo

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:29 pm

Il rapporto descrive le attività di ricerca condotte nel presente Piano Annuale di Realizzazione (PAR) per la determinazione dei valori di soglia degli indicatori diagnostici ritenuti più interessanti nella valutazione dello stato di linee in cavo e trasformatori di potenza. In particolare sono state approfondite metodologie per la valutazione delle condizioni del sistema isolante in carta-olio, non tralasciando il fenomeno delle scariche parziali che risultano essere da sempre un indicatore della presenza di fenomeni di degrado dell’isolamento di componenti elettromeccanici. Il presente lavoro ha riguardato fondamentalmente cavi e trasformatori con isolamento carta-olio, volendo analizzare l’efficacia delle diverse metodologie diagnostiche di tipo innovativo e tradizionale oggi presenti sul mercato su questo tipo di isolante. Per quanto riguarda i cavi l’attività è stata svolta in parte in laboratorio, analizzando ad esempio spezzoni di cavo provenienti dall’esercizio e messi a disposizione da alcune utility italiane, ed in parte in campo, con attività ad oggi non ancora concluse e volte ad incrementare un’esperienza in parte matura ma alla ricerca di conferme e risposte sulla base di oggettive condizioni dei componenti in esercizio. Nonostante negli ultimi venti anni si sia assistito al passaggio definitivo dagli isolamenti nastrati (carta impregnata) a quelli estrusi, l’attività di ricerca sulla diagnostica di questi componenti è sempre di grande interesse vista la diffusione di queste linee, che costituiscono ancora circa il 50% delle reti in cavo MT) ed il loro progressivo invecchiamento. A questo fatto si aggiunge la difficoltà di intervento per manutenzione sui collegamenti interrati cittadini, che costituiscono la quasi totalità delle reti di tipo urbano e che sono raramente sostituiti integralmente, preferendo riparazioni localizzate che contribuiscono ad aumentare i punti potenzialmente più “delicati” della rete in cavo, come sono i giunti, che devono per questo essere tenuti periodicamente sotto controllo. Particolare attenzione è stata prestata nell’identificazione dei livelli di soglia che caratterizzano il fattore di perdita, la capacità fisica del componente e l’indice di polarizzazione. Anche per i trasformatori è stato seguito un approccio simile a quello dei cavi, dando però più spazio alla messa a punto di attività in laboratorio volte sia a determinare nuove metodologie di applicazione dei sistemi commerciali di tipo innovativo, sia allo studio e all’analisi dell’influenza che alcuni parametri, quali la temperatura e la conformazione geometrica del sistema isolante, svolgono nella determinazione del livello di umidità presente nel sistema solido e nella conducibilità dell’olio. Sempre nell’ambito dei trasformatori sono state, inoltre, messe a punto prove di invecchiamento accelerato per verificare l’effetto dello zolfo corrosivo sul sistema isolante, prestando particolare attenzione al fenomeno non tanto dal punto di vista chimico–fisico quanto da quello elettrico. Come nei precedenti PAR si è dedicata attenzione anche al fenomeno delle Scariche Parziali (SP), spesso indice di una iniziale anomalia localizzata nel componente. spesso non rilevabile con l’impiego di altre metodologie diagnostiche innovative (quali FDS, Frequency Domain Spectroscopy o PDC, Polarization Depolarization Current) o tradizionali (alla frequenza di 50Hz e 0.1Hz), che forniscono indicazioni solo di tipo globale e come tali risentono di un effetto del fenomeno di scarica parziale solo qualora questo sia presente da molto tempo. Su questo argomento si riporta in sintesi l’attività di ricerca volta a verificare la possibilità di caratterizzare il fenomeno delle SP in maniera diversa rispetto a quanto prescritto attualmente dalla normativa tecnica in vigore, come ad esempio con un approccio, nuovo per questo ambito misuristico, basato sull’analisi di dinamiche non lineari (teoria del caos). I primi risultati sembrano promettenti, non solo nell’ottica di identificare il tipo di degrado in corso ma addirittura lasciando intravedere la possibilità di definire la vita residua dell’isolante.

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