Obiettivo dello studio è lo sviluppo di configurazioni e di processi applicabili al Sistema Acqua di Centrali Termoelettriche ambientalizzate (con sistemi di trattamento fumi DeNOx e DeSOx), che consentano di minimizzare l’impatto ambientale, in termini di riduzione delle emissioni e di contenimento dell’approvvigionamento idrico, con l’ulteriore vincolo di un contenimento dei costi di esercizio. L’obiettivo è stato perseguito facendo riferimento alla filosofia di un totale riutilizzo interno dell’acqua e dei composti chimici presenti, se riutilizzabili nel processo o comunque nell’impianto. L’analisi di esperienze descritte in letteratura, il patrimonio di conoscenze comunque acquisite sull’applicazione di configurazioni a "scarico liquido zero" ad impianti termoelettrici(1,2,3) e l’esperienza maturata negli anni passati su questo argomento, hanno permesso di elaborare una configurazione impiantistica che sembra rispondere in maniera soddisfacente agli obiettivi prefissati per lo studio in oggetto. Questa soluzione impiantistica prevede, in sintesi, le seguenti operazioni: • trattamento specifico dell’effluente del TSD (Trattamento Spurgo Desolforatore) con recupero totale dell’acqua e una buona parte delle specie chimiche (che vengono riutilizzate nel sistema DeSOx come reagenti per la formazione del gesso), per arrivare ad un residuo solido (costituito prevalentemente da cloruro di sodio); • recupero totale dell’effluente dell’impianto ITAR come acqua di alimento al prescrubber dell’impianto DeSOx e nella parte eccedente come acqua industriale; • recupero di oltre l’80% delle acque disoleate; • utilizzo delle acque meteoriche recuperabili dal circuito fognario "acque bianche"; • approvvigionamento idrico dell’acquedotto comunale limitatamente ai soli utilizzi civili. È stata studiata al calcolatore, mediante il codice di simulazione Watersoft, la configurazione impiantistica attuale del sistema acqua di una centrale termoelettrica rappresentativa utilizzando dati reali d’impianto, considerando quindi condizioni operative dell’impianto e caratteristiche chimico-fisiche proprie dei flussi reali (portate e specie chimiche). Su questa configurazione base "di riferimento" è stata costruita la configurazione a "scarico liquido zero", verificando mediante simulazione al computer, il comportamento di ognuno dei processi di trattamento delle acque nel contesto del sistema acqua completo, in particolare per valutare l’efficienza e la stabilità anche in presenza di possibili fenomeni di concentrazione indotti dai ricircoli. L’ultima fase dell’attività, è stata dedicata all’analisi dei dati ed al confronto tra la configurazione attuale e quella a "scarico liquido zero", allo scopo di arrivare anche ad una valutazione costi-benefici.