SISTEMI DI REGOLAZIONE CENTRALIZZATA DI POTENZA REATTIVA E DI TENSIONE DI CENTRALE L’attività descritta nel presente Rapporto è inquadrata nel progetto di Ricerca di Sistema SICURE (funzionamento in sicurezza del sistema elettrico). Uno degli obiettivi di questo progetto è quello di contribuire a migliorare le caratteristiche di sicurezza del sistema elettrico tramite il potenziamento e l’innovazione, sia funzionale che tecnologica, dei sistemi di regolazione e di controllo in modo da ridurre drasticamente la vulnerabilità del processo elettrico a fronte delle continue variazioni dei carichi e delle perturbazioni di rete. In particolare, il lavoro qui descritto si inserisce nell’ambito degli studi in corso sulla Regolazione Secondaria di Tensione, parzialmente attiva sulla rete di trasmissione italiana, che si realizza tramite opportuni dispositivi di controllo operativi ai vari livelli della struttura gerarchica prevista dal sistema di controllo delle tensione di rete adottato dal GRTN. Il documento riassume l’attività svolta nell’ambito dello studio inerente le funzionalità del controllo adattativo delle tensioni di rete e in particolare propone una soluzione per gestire tale controllo a livello di regolazione centralizzata di potenza reattiva di centrale e di tensione di sbarra. L’importanza di questo studio trova giustificazione dall’osservazione che le prestazioni dinamiche degli anelli di regolazione dipendono dalle caratteristiche della rete esterna al sistema direttamente controllato e di conseguenza una metodologia di controllo di tipo adattativo si rende necessaria. Per riprodurre, con le semplificazioni del caso, i cicli di regolazione previsti ai vari livelli della struttura gerarchica del sistema di controllo delle tensioni previsto GRTN e per modellizzare la rete nelle sue parti salienti, è stato sviluppato un codice di simulazione in ambiente Matlab-Simulink. Il documento è suddiviso nelle seguenti parti principali: descrizione del modello matematico del sistema; descrizione degli anelli di regolazione; breve richiamo ai metodi di identificazione utilizzati; descrizione del codice di simulazione per la parte di identificazione; analisi di stabilità; presentazione e commento delle simulazioni più significative.