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Tecniche di Risk Assessment per la sicurezza di esercizio del sistema elettrico

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Tecniche di Risk Assessment per la sicurezza di esercizio del sistema elettrico

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:14 pm

Il presente documento è stato redatto nell’ambito del progetto “Studi sullo Sviluppo del Sistema Elettrico e della Rete Elettrica Nazionale – Sicurezza delle infrastrutture del sistema elettrico” definito nell’Accordo Triennale tra il Ministero dello Sviluppo Economico e E.R.S.E. S.p.A. firmato il 29 Luglio 2009. Il Rapporto presenta gli sviluppi di metodologie e strumenti per la valutazione di rischio di esercizio del sistema elettrico, analizzato sotto diversi aspetti: (I) rischio alle grandi perturbazioni, (II) rischio alle piccole perturbazioni, (III) rischio per dipendenze dai sistemi ICT. La Parte I tratta l’evoluzione della metodologia e strumento PRASEL, nell’ambito delle metodologie di Probabilistic Risk Assessment (PRA) il cui studio è iniziato nel periodo precedente di RdS. Le metodologie PRA esprimono il livello di sicurezza attraverso indici di rischio che combinano l’impatto delle contingenze, quantificato attraverso opportune funzioni di severità, e la probabilità di accadimento delle stesse. Esse rappresentano gli approcci più innovativi alle analisi di contingenze. Gli sviluppi principali dello strumento descritti riguardano il miglioramento dei modelli di simulazione del cascading e di valutazione del carico perso, effettuati anche attraverso il confronto con uno strumento di simulazione dinamica. Fra le espansioni modellistiche si segnala l’inserimento di un sistema di difesa del tipo dell’Elaboratore di Distacchi Automatici (EDA) in uso nella rete italiana. Sono state inoltre potenziate le funzionalità di visualizzazione per una più efficace rappresentazione dei risultati. Sono infine presentate numerose applicazioni di PRASEL a un modello di rete italiana. La Parte II presenta l’evoluzione dell’applicativo LINEAR per la valutazione del rischio di oscillazioni interarea di grandi sistemi interconnessi. Il fenomeno delle oscillazioni elettromeccaniche poco smorzate è potenzialmente molto pericoloso. Una preliminare analisi di possibili scenari di evoluzione delle reti interconnesse, basata su documenti e studi internazionali, identifica gli sviluppi plausibili di rete interconnessa europea, rilevanti per le analisi di stabilità. Sono quindi descritte le tecnologie di trasmissione più efficaci per lo smorzamento delle oscillazioni interarea (dispositivi FACTS e sistemi HVDC) e presentati casi reali di installazioni con controllo di smorzamento. Successivamente sono descritti gli sviluppi del tool LINEAR, riguardanti l’estensione dei modelli di dispositivi FACTS e sistemi HVDC: sono stati introdotti nuovi ingressi ai sistemi di controllo (potenza, corrente, frequenza) e realizzate le relative funzioni per i segnali stabilizzanti PSS. Sono state inoltre implementate funzioni per la valutazione di sensitivity modale, utili anche a individuare il posizionamento ottimo dei dispositivi TCSC. Per ottenere questi obiettivi è stato necessario, fra l’altro, sviluppare una specifica procedura di calcolo della frequenza. Sono infine presentate le applicazioni a un modello di rete interconnessa Sardegna-Corsica. Le attività di questa Parte sono svolte in relazione anche con il progetto europeo ICOEUR. La Parte III tratta le metodologie per la valutazione del rischio di esercizio per effetto di malfunzionamenti della parte ICT, in particolare dei sistemi di controllo. Il documento propone una metodologia per l’identificazione e la valutazione quantitativa delle interdipendenze critiche tra sistema elettrico e infrastrutture ICT. La metodologia sfrutta un approccio analitico fondato sulla teoria dei sistemi dinamici, in cui il sistema elettrico e i sistemi ICT sono modellizzati attraverso funzioni di trasferimento. A complemento di questa metodologia è stata definita una classificazione degli stati operativi dell’infrastruttura integrata elettrica e ICT, che estende alla parte ICT il modello classico degli stati operativi del sistema elettrico (normale, allarme, emergenza, emergenza estrema, ripristino) e permette di individuare gli stati con criteri di tipo quantitativo. Le attività sono svolte in relazione anche con i progetti MIA e ASTROM co-finanziati in ambito europeo EPCIP.

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