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Tecnologie innovative di denitrificazione: valutazione di esercibilità di impianti SCR con combustibili a basso costo

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Tecnologie innovative di denitrificazione: valutazione di esercibilità di impianti SCR con combustibili a basso costo

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:17 pm

La generazione di energia elettrica con combustibili fossili produce come effetto secondario indesiderato delle emissioni gassose che contengono sostanze inquinanti. Tra questi inquinanti si segnalano in particolare le polveri (PM, particulate matter), gli ossidi di zolfo (SOx) e gli ossidi di azoto (NOx). Non vanno peraltro trascurati né i microinquinanti né tanto meno la CO 2 che necessita peraltro di considerazioni più generali. Le emissioni di tali sostanze nella atmosfera sono soggette a normative nazionali e locali. Per il rispetto di tali normative vengono utilizzate apposite tecnologie. Tra le tecnologie più utilizzate nel sistema elettrico nazionale vi è la riduzione catalitica selettiva (SCR, selective catalytic reduction) per la riduzione degli ossidi di azoto nelle emissioni gassose al camino. Gli impianti DeNOx SCR sono stati implementati sulle centrali termoelettriche operanti a carbone o cosiddetti policombustibile (cioè con possibilità di funzionare indifferentemente a carbone, ad olio combustibile o a gas naturale). Essi si sono dimostrati adeguati anche se onerosi sia in termini di costi di installazione che di problemi di gestione. Ricerche di nuove tecnologie sono in corso in ambito del sottoprogetto EMICO. A partire dalla fine degli anni ’90, la liberalizzazione del mercato elettrico ha imposto la ricerca di costi di generazione sempre più bassi e come conseguenza lo sguardo è anche rivolto ai combustibili poveri quali carboni poco pregiati, oli densi, orimulsion, ecc. Relativamente ai problemi delle emissioni di ossidi di azoto, due domande sorgono immediate agli operatori del Sistema Elettrico Nazionale: gli impianti DeNOx SCR possono operare anche nel caso si utilizzino combustibili diversi da quelli di progetto? E se sì qual è l’impatto di tali combustibili sui sistemi DeNOx SCR? In tale contesto, nell’ambito delle ricerche avviate da CESI a supporto del Sistema Elettrico Nazionale è stato intrapreso uno studio finalizzato a rispondere ai quesiti sopra citati, inserito nel sottoprogetto EMICO (Contenimento delle Emissioni). Il presente rapporto riporta i risultati di tale studio. Si evidenzia, che generalmente gli impianti DeNOx SCR possono operare anche con combustibili fuori da quelli originari di specifica. E’ indicato un consumo maggiore di catalizzatore (nel senso che i tempi di sostituzione degli stessi mediamente si riducono) e la necessità di controllare adeguatamente l’eventuale aggiunta di particolari sostanze per il condizionamento della caldaia. In ogni caso devono essere implementati piani di controllo dei catalizzatori più restrittivi di quelli standard raccomandati dagli originali fornitori degli impianti DeNOx SCR.

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