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Test and demonstration activities of smart grid technologies in China and South Korea

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Test and demonstration activities of smart grid technologies in China and South Korea

Il rapporto analizza, alla luce delle relazioni rese possibili dalle attività di supporto alle istituzioni internazionali, lo sviluppo delle smart grid in Cina e Corea del Sud. In particolare, esaminiamo in dettaglio i principali progetti dimostrativi smart grid in corso nei due paesi, quelli guidati da SGCC (State Grid Corporation of China) e quello denominato “Jeju Smart Grid System DemonstrationComplex”, rispettivamente. In entrambi i paesi gli sforzi e gli investimenti dei governi nei progetti dimostrativi sono fondamentali per la creazione di una Smart Grid nazionale, prevista entro il 2030.

Questo rapporto analizza, alla luce delle relazioni rese possibili dall’attività di supporto alle istituzioni internazionali, lo sviluppo delle smart grid, e in particolare i progetti dimostrativi in corso, in due importanti paesi asiatici: Cina e Corea del Sud.
In Cina la utility nazionale “State Grid Corporation of China” (SGCC) sta prendendo il ruolo di guida nella costruzione di progetti di investimento e dimostrazione di smart grid. SGCC ha delineato un “Master Plan” in tre fasi per diventare leader mondiale nelle tecnologie smart grid chiamato “SGCCUmbrella Plan on Smart Grid” (2009-2020) per sviluppare una rete “robusta e intelligente”. Il piano abbraccia diversi aspetti di rete, di cui alcuni sono unici per la situazione della Cina e includono l’aggiornamento dell’infrastruttura di rete esistente, l’espansione della capacità di rete verso le zone rurali, il miglioramento della connessione tra la costa occidentale cinese e quella orientale, l’integrazione su larga scala di energia rinnovabile, la gestione della domanda per evitare fuori servizio e sovraccarichi, e un “deployment” di smart meter a livello nazionale.
L’obiettivo di SGCC di realizzare una rete intelligente e robusta è caratterizzato da due sforzi paralleli: La tecnologia (per incorporare l’informazione nella rete così da renderla automatica e interattiva) e la gestione (operazione integrata, sviluppo consolidato, costruzione standardizzata e controllo in linea). Lafase pilota del programma è stata condotta nel 2009-2010, la costruzione di elementi chiave avrà luogo entro il 2015 e per gli anni 2016-2020 sono pianificati miglioramenti.
Anche se la Cina ha già raccolto risultati fruttuosi, ci sono ancora degli ostacoli che trattengono lo sviluppo delle smart grid. Tuttavia, la dimensione e il sistema regolatorio della Cina forniscono vantaggi intrinseci che la aiuteranno a raggiungere i suoi obiettivi.
Anche il governo sudcoreano è molto attivo nelle attività sulle smart grid e gli smart meter, sia all’interno che a livello internazionale. Nel 2011 la legislatura sudcoreana ha approvato la cosiddetta“Smart Grid Stimulus Law”, che fornisce un ambito per i progetti verso una smart grid sostenibile e un piano per il lo sviluppo, il deployment e la commercializzazione delle smart grid. Nella Corea del Sud la attuale situazione abbastanza buona del sistema elettrico, da una parte, la configurazione geografica dall’altra, consentono ai progetti di sviluppo e dimostrazione pilota di smart grid di concentrarsi sul lato rete-consumatore e principalmente di rivolgere attenzione alle microgrid e ai servizi elettrici. Il progetto più ambizioso è il grande “Jeju Smart Grid Demonstration Complex, che si prevede guiderà lo sviluppo di tutti gli altri progetti e il deployment di smart grid nel paese. Il progetto, il cui obiettivo è quello di realizzare il più grande “test bed” del mondo, incorpora generazione rinnovabile distribuita (eolica e solare), automazione distribuita, un sistema di gestione della distribuzione, infrastruttura per VeicoliElettrici (EV), infrastruttura avanzata di smart meter, accumulo di energia, e monitoraggio e telemetria di rete. Nella prima fase del progetto sono state costruite stazioni di ricarica per veicoli elettrici, sono stati installati tetti a pannelli solari su abitazioni e su sistemi di accumulo di energia nelle case (In- Home), In-Home display, elettrodomestici intelligenti e/o smart meter. Nella seconda fase il progetto pilota ha sviluppato un sistema Smart Grid del tutto integrato per 6000 abitazioni, campi eolici e quattro linee di distribuzione. Il progetto sta ora facendo funzionare il test bed a e analizzando i risultati. Lo scopo finale è quello di riuscire a ottenere misure per utilizzare i risultati del progetto pilota Jeju nelfuturo piano sudcoreano per le smart grid, al fine di raggiungere la fondazione di una Smart Grid nazionale entro il 2030.
Benché i due paesi analizzati presentino caratteristiche molto diverse dal punto di vista della geografia, dell’economia e dello stato di sviluppo, in entrambi la smart grid forma una parte vitale della strategia del governo per ottenere i comuni obiettivi di sicurezza della fornitura di energia e di una crescita economica a basso tenore di carbonio. Questo si può vedere anche nei grandi investimenti in progetti dimostrativi di smart grid già messi in campo e previsti in futuro.
Si può concludere che questo sia proprio l’aspetto vincente per il deployment di smart grid sia in Cina che in Corea del Sud. Altre condizioni favorevoli sono un approccio centralizzato, come in Cina, o unapproccio per gradi per mitigare il rischio di incorporare elementi multipli di smart grid in tempi diversi, come nella Corea del Sud.

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