L’attività descritta in questo rapporto fa parte di un progetto più vasto relativo ai processi di trattamento delle acque reflue e di reintegro degli impianti termoelettrici. In particolare questo punto del progetto riguarda lo sviluppo di metodi di trattamento delle acque di raffreddamento che consentano di proteggere i canali di adduzione e le opere di presa acqua mare dai problemi di crescita del biofouling sulle loro pareti. Lo scopo del lavoro è di realizzare un sistema per la produzione in situ, direttamente sulle superfici, per via elettrochimica, del biocida necessario ad evitare l’ancorarsi del macrofouling. Operando in questo modo si riducono drasticamente i costi di acquisto del prodotto, ora addittivato all’intera massa d’acqua, e si migliora l’efficacia della pulizia, nel contempo si minimizzano i problemi ambientali legati all’utilizzo di biocidi. Inoltre dovrebbero diminuire anche i costi di manutenzione. In questo rapporto si riportano i risultati delle prove in campo effettuate con tessuti di grafite, selezionati come materiali anodici nel corso della prima parte della sperimentazione. I campioni sono stati installati in acqua di mare nella seconda metà del mese di giugno e sono rimasti immersi fino a fine ottobre, quando la temperatura dell’acqua scende e il problema della crescita del fouling diminuisce sensibilmente. L’integrità del materiale e la pulizia da organismi è stata documentata attraverso fotografie dei campioni nel tempo. I risultati sono stati buoni, infatti dopo quattro mesi d’immersione i campioni alimentati con corrente si sono mantenuti puliti, mentre quello non alimentato era ricoperto da uno strato consistente di macrofouling. Sono state inoltre provate delle vernici isolanti per la copertura dei contatti elettrici e un sistema di ancoraggio delle tele sul calcestruzzo. Questi ultimi test hanno come obiettivo la definizione del manufatto industriale e la valutazione dei costi d’installazione. Link al documento di riferimento: Link A0-042539.