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Trattamento delle acque reflue dell’industria tessile: stato dell’arte e prospettive

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Trattamento delle acque reflue dell’industria tessile: stato dell’arte e prospettive

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:33 pm

In questo rapporto sono riportati i risultati un’indagine sullo stato dell’arte e le prospettive del trattamento delle acque reflue dell’industria tessile italiana. L’indagine ha affrontato le seguenti tematiche: – Stima dei quantitativi di acque reflue prodotti dai principali comparti produttivi sul territorio Italiano, suddivisi per i principali cicli di lavorazione dei diversi tipi di fibra (cotone, lana, sintetiche lino). – Identificazione, per ogni ciclo di lavorazione, delle quantità e delle caratteristiche chimico-fisiche dei reflui prodotti, sia a piè di macchina (o di reparto) che a piè di fabbrica. – Descrizione dei processi di trattamento delle acque reflue attualmente impiegati identificando prestazioni e costi, e mettendo in luce eventuali criticità in termini d’impatto ambientale. – Valutazione dell’applicabilità di processi innovativi di trattamento delle acque reflue (ad es. quelli basati sull’impiego di membrane e l’ossidazione elettrochimica), identificando prestazioni e costi, ed evidenziando i fattori che ne ostacolano/limitano l’impiego su scala industriale. In particolare sono emersi i seguenti aspetti rilevanti: – Le industrie tessili italiane sono essenzialmente concentrate in pochi grandi distretti, ubicati a Biella, Carpi, Como, Prato e nelle vicinanze di Varese (Asse Sempione). In alcuni di questi distretti, la problematica della depurazione delle acque reflue industriali è stata affrontata in modo consortile; sono stati inoltre realizzati impianti dedicati al trattamento terziario delle acque depurate al fine di un loro riutilizzo in processi tecnologici. – Allo stato attuale, il trattamento delle acque di scarico tessili, sia a livello consortile che di singola azienda, è comunque realizzato senza differenziare la tipologia di refluo, ovvero senza considerare la lavorazione di provenienza dell’acqua (purga, tintura, risciacquo, ecc.). Tale approccio non risulta certamente il più razionale, sebbene sia il più semplice da mettere in atto. – I processi di trattamento attualmente impiegati per la depurazione delle acque reflue tessili presentano certamente alcuni aspetti critici, sia in termini tecnici che economici. Risulta pertanto fondamentale affinare le tecnologie già in essere (processi chimico-fisici, processi biologici, processi di ossidazione chimica) e studiare e sviluppare quelle ancora in fase embrionale (processi a membrana, processi a membrana abbinati a processi biologici, processi di ossidazione elettrochimica). In sintesi, pur riscontrando un’estrema disomogeneità da azienda ad azienda, è stato comunque possibile individuare le principali classi di acque di scarico ed indicarne le percentuali rispetto al fabbisogno idrico totale ed i valori tipici dei principali parametri inquinanti. La caratterizzazione effettuata ha

permesso di ipotizzare il ricorso a trattamenti specifici per tipologia di acqua reflua e prevederne una loro utile integrazione. In particolare, è stata proposta l’applicazione di processi di ossidazione elettrochimica per il trattamento di acque ad elevato carico inquinante e portata ridotta, quali quelle costituite dai bagni di tintura. Inoltre, è stato ipotizzato l’impiego di un bioreattore a membrana sulle acque reflue provenienti dalle fasi di purga, caratterizzate da elevato carico organico. Da quanto sopra esposto, emerge la necessità di supportare le ipotesi avanzate sui processi innovativi di trattamento per mezzo di prove sperimentali, da eseguire dapprima su scala di laboratorio e pilota, successivamente a livello di impianti dimostrativi presso aziende tessili significative. La presente attività è stata svolta in modo congiunto da CESI e da Tecnotessile, con la seguente ripartizione di massima delle mansioni: – CESI ha curato l’organizzazione dello studio, la sua finalizzazione, la disamina critica delle tecnologie innovative promettenti e l’ideazione e definizione del processo integrato di trattamento di linee differenziate di reflui provenienti da uno stesso impianto tessile – Tecnotessile ha curato l’indagine sullo stato presente dell’industria tessile in Italia, dei processi (sia tradizionali che innovativi) di trattamento dei reflui ed ha interagito con CESI in termini paritetici nelle altre fasi di studio Tecnotessile ha infine curato l’editing della documentazione delle attività (sia del CESI che propria), che pertanto, per motivi di semplicità editoriale, viene qui presentata in appendice con il formato originariamente adottato da Tecnotessile stessa.

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