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rapporti - Deliverable

Turbine a gas innovative. Studio e valutazione di materiali e componenti. Caratterizzazione di rivestimenti innovativi antiossidazione e ossidazione, mediante prove di laser thermal shock.

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Turbine a gas innovative. Studio e valutazione di materiali e componenti. Caratterizzazione di rivestimenti innovativi antiossidazione e ossidazione, mediante prove di laser thermal shock.

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 12:49 pm

Nell’ambito del progetto EVINGEN, sottoprogetto GENIN, sono in corso attività di caratterizzazione di rivestimenti innovativi per turbine a gas. Tra i rivestimenti anticorrosivi innovativi per parti calde di turbine a gas i più interessanti dal punto di vista economico tra quelli apparsi sul mercato negli ultimi anni sono i CoNiCrAlY depositati con la tecnica HVOF (High Velocity Oxygen Fuel) invece che sotto vuoto (VPS, vacuum plasma spray o LPPS, low pressure plasma spray). In questo studio è stata effettuata una verifica delle loro prestazioni in condizioni di fatica termomeccanica, sottoponendoli a shock termico mediante un sistema laser thermal shock sviluppato in CESI. Tale tecnica consente di utilizzare campioni piani di dimensioni contenute e di effettuare prove rapide (di qualche ora), a differenza delle prove tradizionali di fatica termomeccanica che richiedono campioni costosi e prove lunghe (molti giorni). Questa attività prosegue quanto effettuato nel 2000 ed esposto nel rapporto CESI A0/ 042293 (rif. 1) . L’attività di caratterizzazione è stata svolta su campioni di IN738 rivestiti di AMDRY 995 depositato sia con tecnica LPPS (per riferimento) che HVOF. Oltre alle prove sperimentali sono stati effettuati calcoli agli elementi finiti per individuare la distribuzione delle temperature entro il provino e l’entità delle deformazioni e delle sollecitazioni durante il transitorio termico applicato. I risultati delle prove sperimentali (N° cicli per la comparsa di cricche superficiali) effettuate in diverse condizioni operative sono risultati correlati ai valori dell’intervallo massimo di deformazione applicato, calcolato con il metodo degli elementi finiti nelle diverse condizioni operative adottate. L’andamento osservato è qualitativamente simile a quello tipico delle prove di fatica termomeccanica classica. La resistenza dei rivestimenti HVOF a questo tipo di prova è risultata analoga a quella dei rivestimenti LPPS in uso. Si è avviata un’attività di approfondimento per chiarire l’influenza dei parametri di prova (quali il fattore R e la forma del ciclo applicato) sui risultati. Ciò è finalizzato ad individuare le modalità di prova più adatte ad ottenere, mediante lo shock termico ciclico con il sistema laser, una curva di fatica termomeccanica che descriva il comportamento dei rivestimenti in studio in modo rappresentativo del comportamento in esercizio.

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