La presente attività, svolta nell’ambito del progetto ASISGEN (“Affidabilità e sicurezza dei sistemi di generazione”) – sottoprogetto AFFIST (“Metodologie di accertamento dell’affidabilità strutturale di componenti”) – della Ricerca di Sistema, è rivolta a dimostrare l’applicabilità ed i vantaggi dell’utilizzo integrato di metodologie evolute di accertamento e caratterizzazione quantitativa della presenza, tollerabilità ed eventuale evoluzione nel tempo di difetti esistenti in condizioni di esercizio assegnate, ai fini di formulare un giudizio complessivo di ulteriore esercibilità dei componenti stessi secondo i più moderni criteri di "Fitness for Service". L’integrazione di metodologie evolute che affrontano i diversi aspetti rilevanti (difetti, caratteristiche meccaniche residue del materiale, sollecitazioni statiche e transitorie di esercizio e loro distribuzione spaziale) per la diagnostica dei componenti hanno lo scopo di fornire una risposta tecnicamente motivata ed affidabile al quesito delle 3R (Replace, Repair, Run conditionally), dalle rilevanti implicazioni in termini economici e di sicurezza, che spesso si presenta ai gestori di impianti industriali – e specificamente di impianti per la generazione di energia elettrica – nell’ambito delle politiche di manutenzione. In particolare, il rapporto illustra i risultati ottenuti dall’applicazione combinata di strumenti metodologici avanzati – e tuttavia pienamente fruibili a livello industriale, in termini di affidabilità e di compatibilità di tempi e costi, – a supporto della valutazione di integrità e di ulteriore esercibilità di due tipici corpi in pressione operanti in un impianto termoelettrico. Il problema è stato affrontato con i seguenti strumenti: • controllo ultrasonoro al fine di individuare e caratterizzare quantitativamente i difetti presenti; • prelievo non invasivo di campioni di materiale dal componente esercito e applicazione della metodologia “Small Punch” (in uno dei due casi) per la stima diretta dei parametri di tenacità K IC e FATT 50 del materiale; • valutazione, mediante modelli numerici, delle distribuzioni di temperatura e di sforzo cui vengono sottoposti i componenti durante le normali operazioni di esercizio; • approccio di tipo “Fitness for Service”, internazionalmente riconosciuto, per la valutazione dell’integrità e dell’ulteriore esercibilità dei componenti stessi. Il lavoro, oltre a descrivere i diversi passaggi dell’analisi e ad illustrarne i risultati, evidenzia gli elementi che permettono un bilancio dei costi e dei benefici di un approccio evoluto al problema dell’ulteriore esercibilità di componenti eserciti. Tale approccio è finalizzato a conseguire la massima affidabilità ed accuratezza di giudizio, con ricadute positive rilevanti in termini sia economici (estensione della vita utile dei componenti principali, razionalizzazione degli interventi manutentivi), sia di sicurezza delle persone.