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Valutazione delle prestazioni di sistemi di solar cooling esistenti

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Valutazione delle prestazioni di sistemi di solar cooling esistenti

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:41 pm

A seguito di una ricerca di mercato sono stati individuati impianti di solar cooling interessanti per un’analisi delle loro prestazioni e sono stati contattati i loro proprietari. Tre contatti si sono rivelati fruttuosi e hanno permesso di ottenere dati sperimentali d’impianti che utilizzano il calore solare, integrato da altre fonti, per il raffrescamento e il riscaldamento di edifici. In particolare sono stati reperiti dati di sintesi sull’impianto termico della vecchia sede Schüco Italia a Sarmeola di Rubano (PD), composto da un impianto di solar cooling – con 18 collettori solari piani vetrati (con superficie globale assorbente di ~45 m2), un assorbitore da 15 kW e una torre evaporativa da 70 kW – da un gruppo frigorifero a compressione da 48 kW e da una caldaia da 32 kW. I dati reperiti, elaborati tenendo conto anche dei valori della radiazione solare locale rilevata da un sistema meteorologico dell’ARPAV, hanno consentito di determinare le prestazioni energetiche globali ed i consumi elettrici dell’impianto durante una stagione estiva. Lo scorso agosto è iniziato il monitoraggio dell’impianto di condizionamento dell’edificio della società Polistudio AES di Riccione, composto da un impianto di solar cooling – con 33 collettori solari sottovuoto con superficie globale assorbente di ~109 m2, un assorbitore da 35 kW, una torre evaporativa da 90 kW – da un gruppo frigorifero a compressione da 160 kW e da 2 caldaie a condensazione da 78kW. Per tale monitoraggio sono utilizzati dati di radiazione solare, temperatura dell’aria, velocità del vento e umidità nel sito e parametri energetici dell’impianto (temperature dei fluidi nei principali rami dell’impianto, stato di attivazione delle pompe, dell’assorbitore, della torre evaporativa, del gruppo frigorifero, misure dell’energia elettrica consumata). I dati meteorologici vengono acquisiti da un sistema di acquisizione appositamente installato da RSE . I dati raccolti hanno permesso di valutare come il carico frigorifero dell’edificio venga soddisfatto in parte dall’impianto di solar cooling ed in parte da un tradizionale chiller a compressione e di raccogliere elementi sulle prestazioni ed i consumi energetici dei principali componenti dell’impianto. È stata pure avviata l’attività di monitoraggio dell’impianto di condizionamento della sede Kloben Turco Group a Bovolone (VR) composto da un impianto di solar cooling – con 72 collettori solari sottovuoto con superficie globale assorbente di 136 m2, una macchina DEC (Dessicant Evaporative Cooling) con potenza 88 kWf e portata massima d’aria di 12000 m3/h – da una pompa di calore reversibile con 43 kWt e 49 kWf , da 14 sonde geotermiche e da 4 caldaie a condensazione da 24 kW. L’impianto di riscaldamento/condizionamento di tipo innovativo è basato su un’unità di raffrescamento tipo DEC abbinata ad un sistema di distribuzione con pannelli radianti. Il circuito ad acqua viene alimentato, a seconda delle necessità e delle condizioni climatiche, dai pannelli solari posti sul tetto dell’edificio, dalla pompa di calore geotermica e dalle caldaie a condensazione. I dati raccolti hanno consentito di effettuare valutazioni sulle prestazioni dei collettori solari e della macchina DEC. Utilizzando dati raccolti prevalentemente su tali impianti è stato infine effettuato un raffronto teorico tra la prestazioni energetiche di seguenti tre tipi di impianto: collettori solari + chiller ad assorbimento a singolo effetto; collettori solari + DEC; pannelli fotovoltaici + chiller a compressione di vapore. I risultati ottenuti hanno permesso di valutare, in prima ipotesi, che il sistema DEC, che prevede l’utilizzo pure di acqua per il raffrescamento, rappresenta una soluzione energeticamente interessante per il condizionamento con fonte solare. Viceversa la soluzione che prevede l’impiego del chiller ad assorbimento sembra meno favorevole per lo sfruttamento della radiazione solare, a meno di non riuscire a far operare tale macchina in condizioni pressoché nominali, difficili però da raggiungere in pratica. Per potere esprimere un giudizio più completo sugli impianti di solar cooling esaminati è necessario continuare almeno per tutto il 2011 il monitoraggio dei due ultimi impianti in esame, con l’inserimento di strumentazione o applicativi software aggiuntivi, e di ottenere così dati che consentano di valutarne con maggior dettaglio le prestazioni durante il raffrescamento estivo, e di determinare tali prestazioni pure durante il riscaldamento invernale e i periodi intermedi.

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