Cerca nel sito per parola chiave

rapporti - Deliverable

Valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria della diffusione dei veicoli PEV/PHEV

rapporti - Deliverable

Valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria della diffusione dei veicoli PEV/PHEV

Il rapporto descrive una serie di elementi funzionali alla valutazione dell’impatto dei veicoli PEV/PHEV in Italia da oggi al 2030, orizzonte temporale in cui si immagina che tale tecnologia sia ormai consolidata. L’analisi ha principalmente l’obiettivo di supportare le valutazioni degli impatti sull’ambiente (dovuti alle emissioni in atmosfera) e sul sistema elettrico (e quindi sul livello di carico della rete). In sintesi, sulla base degli scenari ISTAT di evoluzione della popolazione, della densità di automobili, utilizzando i più recenti studi comunitari sulla mobilità al 2030, osservando l’andamento delle politiche di incentivazione (GPL) e le restrizioni al traffico a forte emissione di particolato (diesel), si è costruito uno scenario di mobilità elettrica, aggiornando quello sviluppato nel 2009. Lo scenario conferma una previsione totale di circa 40 milioni di auto in circolazione, con una composizione di parco come nella figura seguente: un quarto del parco a benzina, un quarto circa ad alimentazione diesel, un decimo circa ad alimentazione gas, ed il resto suddiviso nelle diverse categorie di mobilità elettrica, pura o ibrida. Tenendo conto della numerosità del parco auto a livello provinciale, della disponibilità economica locale, del livello di qualità dell’aria locale, della disponibilità di posti auto privati e condominiali, si è ipotizzata una ripartizione del parco autoveicoli elettrici circolante al 2030 come quello indicato nella successiva:

Relativamente agli effetti sulla qualità dell’aria a scala nazionale, si sono valutate le emissioni di inquinanti in atmosfera per l’anno 2030 dovute al trasporto su strada ed al settore termoelettrico. L’aggiornamento del sistema modellistico di valutazione e la realizzazione di nuove simulazioni hanno consentito di stimare il ruolo delle diverse sorgenti ai livelli attuali di qualità dell’aria. Rispetto alla concentrazione complessiva, i trasporti su strada si confermano predominanti, essendo responsabili di circa il 33% della concentrazione di PM2.5 a Milano ed il 32% a Roma. In particolare gli autoveicoli contribuiscono al 14%, mentre i rimanenti trasporti su strada al 19% a Milano e 18% a Roma. Il settore termoelettrico si conferma poco influente rispetto al settore precedente, fornendo un contributo pari al 2% circa. Differentemente, le condizioni al contorno, rappresentative del trasporto su larga scala, contribuiscono al 9% della media annua a Milano e al 20% a Roma.

Progetti

Commenti